Pubblicato il 10/06/2016, 19:34 | Scritto da Tiziana Leone
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Da oggi chiamiamolo Divorzio a prima vista

Da oggi chiamiamolo Divorzio a prima vista
A decidere di interrompere la vita coniugale sono stati in tutti e tre i casi i signori uomini che non hanno risparmiato umiliazioni pubbliche alla mogliettine pronte a restare nonostante tutto.

Si è conclusa ieri su SkyUno la prima edizione italiana di Matrimonio a prima vista. Tutte e tre le coppie hanno scelto il divorzio.

Quindi da oggi liberi tutti. Un mese è bastato per dimostrare all’italico popolo che già il matrimonio ha i suoi problemi, figuriamoci uno contratto a prima vista, senza nemmeno sapere che viso abbia il coniuge, che manie nasconda, che carattere lo animi, che insicurezze celi, che livello di noia sia in grado di far salire. Da oggi liberi tutti di chiamarlo Divorzio a prima vista, perché tre coppie su tre sono scoppiate, firmate le carte del divorzio i sei protagonisti di Matrimonio a prima vista si sono tolti le fedi e via così. Domani magari mi risposo con uno di Temptation Island. A rinunciare all’unione a vita di fronte alla domanda dei tre esperti che li avevano scelti per unirli in matrimonio sono stati i tre signori, terrorizzati all’idea di condividere anche un solo giorno in più con le rispettive mogli, capaci di diventare petulanti già al solo “come ti chiami?”. Una volta a una donna bastava sedersi di fronte a un tronista qualunque per farsi insultare, tutt’al più copulare dietro al divano con Taricone o’ guerriero (pace all’anima sua), a voler essere insistenti anche mettersi dietro una delle tante fratte dell’Isola dei famosi con il primo che si trovava in attesa che l’uragano passasse. Ma arrivare a doversi sposare per farsi dire in faccia che non ti lavi i capelli, sei grassa e anche nullafacente sinceramente no, non l’avevo considerato.

E che dire della faccia schifata del maritino di fronte alla povera mogliettina che per lui ha lasciato il lavoro, la famiglia, gli amici del paesello per trasferirsi a Roma dove non conosce nessuno, non comprende la differenza tra una buca e un tombino ed è fermamente convinta che l’Eur sia un quartiere del centro. Chiunque di fronte a quella faccia avrebbe preso armi e bagagli e ti saluto còre, stacci tu in mezzo ai romani. Ma non lei. Lei si taglia i capelli versione Cleopatra e lascia che lui la scarichi perché «questa s’è sposata pensando che fosse il matrimonio della sua vita». Còre forse sei tu che hai sbagliato programma. E senza voler infierire sul terzo uomo che ha scaricato la signora perché lei aveva esagerato con gli insulti a inizio storia, quel che ci sembra onestamente superfluo è il commento finale dei tre, degna quadratura del cerchio magico. «Questa storia mi ha insegnato tanto, è stata una bellissima esperienza». Potevano anche aggiungere “rimaniamo amici”, “ti amo troppo per stare con te”, “ho paura di innamorarmi” e comunque lavati i capelli. Ma vogliamo concludere con una delle più belle frasi pronunciate da uno dei mariti durante l’addio: «Sei un bell’essere umano». Puzzi. Sei un cesso. Dove devo firmà per scappare? Sei pesante. Petulante. Piagni sempre. Non fai niente. Non voglio più stare con te neanche sotto tortura. Ecco, per dire tutto questo da oggi esiste una sola frase: “Sei un bell’essere umano”.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto un momento di Matrimonio a prima vista)