Pubblicato il 21/05/2016, 16:08 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Il ritorno dei “patti”. Così Bonomi & Co. gestiranno la Rcs

Ci vorrà ancora qualche settimana perchè la battaglia su Rcs Mediagroup entri nel vivo, ma le armi cominciano ad affilarsi.

 

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 29

 

Il ritorno dei “patti”. Così Bonomi & Co. gestiranno la Rcs
In cda un solo posto su nove alle minoranze L’ ad scelto con una procedura di condivisione

MILANO. Ci vorrà ancora qualche settimana perchè la battaglia su Rcs Mediagroup entri nel vivo, ma le armi cominciano ad affilarsi. Ieri il cda della casa editrice si è riunito per dare un primo giudizio alla contro-Opa lanciata da Bonomi, Mediobanca, Della Valle, Pirelli e Unipol e il giudizio è stato più morbido rispetto all’ Ops di Cairo in quanto non si dice esplicitamente che il prezzo è a sconto. Si fa semplicemente notare che 0,7 euro è un prezzo a premio rispetto alle medie del titolo Rcs a tre, sei, dodici mesi e che la valutazione media degli analisti è di 0,81 euro. D’ altronde è evidente che questo cda, essendo frutto di un accordo tra i soci Della Valle, Mediobanca, Pirelli, Unipol (oltre a Fca che però nel frattempo è uscita dall’ azionariato) e il cui management rimarrà in carica se la contro-Opa avesse successo, risulti più favorevole a Bonomi & C. Per dare una parvenza di equilibrio il presidente Maurizio Costa, che siede anche nel cda di Mediobanca, non prenderà parte alle decisioni concernenti l’ Opa e l’ Ops e così anche Stefano Simontacchi, indicato da Cairo come consigliere di minoranza un anno fa, ha preferito prendere la stessa decisione.

Intanto si è saputo che da oggi la Consob riprenderà l’ esame del prospetto di Cairo dopo i 15 giorni di sospensione dovuti a un’ integrazione delle informazioni ivi contenute, mentre la cordata Bonomi ha fatto sapere di aver depositato il proprio prospetto.

In attesa del via libera ai documenti delle due offerte ieri sera è stato depositato dalla cordata della contro-Opa il patto parasociale che regolerà il rapporto tra i cinque soci nel caso la loro offerta andasse a buon fine. Insomma su Rcs potrebbero tornare i tanto vituperati patti di sindacato che sembravano andati in soffitta soprattutto grazie alle Generali che sotto la guida di Mario Greco ne ha disdettati ben 21. Ora invece Mediobanca, Pirelli, Unipol, Della Valle e Bonomi sono costretti a ricorrervi per disciplinare i rapporti tra di loro e con l’ oggetto della loro offerta, la Rcs.

Tutto ruota intorno alla Newco a cui i quattro soci esistenti apporteranno le loro azioni per un totale del 22,6% e dove Bonomi farà confluire cash per comprare il primo 18,49% che arriverà dall’ Opa. Oltre a questa soglia le azioni verranno acquistate da tutti i soci nella proporzione 55% (i quattro soci storici) e 45% (Bonomi). La Newco avrà un cda composto da sette membri (uno a testa ai soci storici e tre a Bonomi) e nominerà il presidente con il voto favorevole di almeno quattro membri su sette di cui almeno uno da parte degli uomini di Bonomi. La maggioranza dovrà però essere di sei su sette in presenza di delibere su materie rilevanti come la distribuzione dei dividendi, acquisti o trasferimenti di azioni Rcs, finanziamenti, esercizio di voto nelle assemblee Rcs. E così anche l’ assemblea della Newco dovrà deliberare con almeno il 75% dei voti nel caso di distribuzione di dividendi. La cordata Bonomi, inoltre, stabilisce fin da subito alcuni passi che vorrà dettare in Rcs se arriverà a ottenerne il controllo. Innanzitutto una modifica allo statuto che preveda un cda a nove componenti con un solo posto per le minoranze (oggi sono tre su nove), un presidente indicato dai quattro soci storici e un ad scelto con una procedura a dir poco articolata, che se non trova favorevoli almeno quattro consiglieri su sette della Newco verrà scelto da Bonomi sulla base di una lista di tre candidati validati da una società di cacciatori di teste. Come dire che in Rcs, se Cairo verrà sconfitto, governeranno cinque azionisti pesanti che per convivere devono andar d’ accordo, altrimenti torneranno le baruffe degli ultimi anni.