Pubblicato il 08/05/2016, 14:10 | Scritto da Francesco Franchi

Telecom valuta l’offerta tutta cash per Metroweb

Tlc e reti. Il prezzo arriva a 825 milioni

 

Rassegna Stampa: IlSole24Ore, pagina 23, di Antonella Olivieri

 

Tlc e reti. Il prezzo arriva a 825 milioni

Telecom valuta l’offerta tutta cash per Metroweb

Per Cdp tutte le alternative: monetizzare la quota, scambiarla col 20-25% di Sparkle o restare in partita in una joint con l’Enel

 

Telecom è al lavoro anche nel week-end per mettere a punto l’offerta per Metroweb (potrebbe essere presentata già domani) che prevederà una variante tutta per contanti. La valutazione del 100% della società che detiene la rete in fibra ottica di Milano è già definita: 15 volte l’Ebitda storico, vale a dire 825 milioni. Finora Telecom ha privilegiato il rapporto con la Cdp perché in discussione c’era la possibilità di scambiare la quota della Cassa – pari al 46,2% – con una quota di Sparkle, la società che detiene la rete internazionale di cavi che collega tra l’altro l’area calda del Medioriente agli Stati Uniti ed è di indubbio interesse strategico per il Paese. Le valutazioni però erano distanti, perché sarebbe stato troppo penalizzante valutare Sparkle solo 8 volte l’Ebitda (vale a dire 1,6 miliardi). L’azionista di riferimento Vivendi considera però importante trovare un accordo sul dossier per segnalare da Parigi la volontà di tenere buoni rapporti con Roma. Telecom sarebbe anche disposta, in vista dello scambio, ad accettare un multiplo non di 15 volte, bensì di 10 volte (2 miliardi) per Sparkle, ma non di meno. Per Cdp vorrebbe dire ottenere una quota compresa tra il 20% e il 25% in Sparkle, ma non il 30% come nelle altre reti. F2i, azionista di maggioranza di Metroweb con il 53,8% ha fatto sapere ancora ieri di non avere ricevuto alcuna offerta formale e che quando ci sarà dovrà essere il cda a valutare. Nel frattempo il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli ha lavorato al piano industriale per cablare circa 250 città sia con Telecom sia con Enel. Piani che presupporrebbero per il fondo di restare impegnato nella costruzione della rete in fibra ottica, ma che andrebbero conciliati con le valutazioni del socio pubblico che, la settimana prossima, avrà di fronte probabilmente tutte le opzioni possibili. Risulta infatti che Enel abbia prospettato a Cdp, tramite i suoi advisor, un’offerta informale che valuta Metroweb 776 milioni con l’invito alla Cassa a restare in partita per la costruzione della rete, con una quota sostanzialmente paritaria. Quota che in realtà dovrebbe essere più vicina al 51%. D’al D’altra parte nemmeno F2i era dell’idea di partecipare solo al 49% all’ipotetica joint con Enel Open Fiber. In ballo ci sono 4 miliardi di investimenti. Cdp, in sostanza, giocando molto bene le sue carte, dovrebbe avere tre alternative: la monetizzazione della quota (l’offerta Telecom in questo caso dovrebbe essere la più alta), lo scambio della partecipazione in Metroweb con il 20-25% di Sparkle e prerogative di governance (la nomina del presidente), o una joint in posizione maggioritaria con Enel Open Fiber per costruire la rete in fibra. Logico che, mentre per il fondo privato F2i le valutazioni sono di carattere industriale/finanziario, per la Cassa che fa capo al Tesoro la decisione sarà anche “politica”.