Pubblicato il 05/05/2016, 14:30 | Scritto da La Redazione

La gaffe di Corrado Augias sulla piccola Fortuna che monta sul web

“Fortuna già si atteggiava come una donna”. Scivolone di Augias in tv, è subito polemica.

Rassegna stampa: Il Mattino, pagina 9, di Daniela De Crescenzo.

Ma il giornalista si difende: “Panna montata, il mio era soltanto un ragionamento”.

«Di tutte le panne montate questa è la più montata di tutte. È assurdo utilizzare una frase tolta da un contesto come fa il popolo dei social»: Corrado Augias rimanda al mittente tutte le accuse scatenate dalle frasi pronunciate nel corso della trasmissione diMartedì di Giovanni Floris a proposito della vicenda del Parco Verde di Caivano. «Il mio era un ragionamento complesso e partiva dall’analisi di una foto che mi ha fatto fare un balzo dalla sedia». Lo scrittore si riferisce alla foto dove la madre di Fortuna mostra una immagine della figlia uccisa mentre alle spalle campeggia una statuetta di padre Pio e spiega: «In quella foto è drammatico il contrasto tra la statua di un santo e una bambina abusata due volte, una dal suo carnefice e una dall’ambiente sociale nel quale ha consumato una infanzia perduta».

Nel corso del programmalo scrittore aveva sostenuto: «Questa bambina che aveva 5-6 anni… La guardi bene… Guardi com’è atteggiata, e com’era pettinata, e come sono i boccoli che cadono… Questa è una bambina che a 5-6 anni si atteggia come se ne avesse sedici o diciotto. Questo stridore mi fa capire che anche lì si erano un po’ persi i punti di riferimento». Frasi che, secondo Augias sarebbero state male interpretate. E infatti spiega: «Mi aveva colpito l’utilizzo dell’immagine di Padre Pio in un contesto tutt’altro che sacro. Il discorso era sulla banalizzazione del sacro e a proposito della bambina sottolineavo che anche la sua immagine era stata proposta in maniera distorta». E ancora: «Ho voluto sottolineare la tremenda mancanza di infanzia in quella immagine: a quell’età i bambini dovrebbero giocare non posare in quel modo. Ma non ho mai fatto alcun collegamento tra l’immagine della bambina e l’abuso subito, è un’idea che non mi ha nemmeno sfiorato».

Il padre della piccola, Pietro Loffredo, però si dice indignato e annuncia nel corso della trasmissione La Zanzara su Radio 24: «Abbiamo denunciato Corrado Augias per diffamazione, è vergognoso quello che ha detto su mia figlia. Augias non sa nemmeno quello che dice non sa quante bambine a quattro anni vedono i grandi e vogliono truccarsi o vestirsi come loro. Io ho anche un’ altra figlia di cinque anni a cui piace truccarsi, ma questo che vuol dire?». E l’avvocato della famiglia Guardato, Angelo Pisani, però è tutt’altro che convinto e sbotta: «Noi quereleremo Augias a meno che non chieda ufficialmente scusa». E poi riparte all’attacco: «È squallido disonorare la memoria di una bambina di sei anni violata e poi uccisa. Tanto più vergognoso se a pronunciare in tv giudizi allusivi è un noto, anziano scrittore come Corrado Augias». Pisani chiede l’intervento degli organi preposti alla tutela dei minori. E aggiunge: «Prima di esprimere in tv simili, infamanti considerazioni, che offendono anche il lutto dei familiari, chiunque ci avrebbe pensato cento volte e nessuno deve commentare negativamente la memoria di una bambina. Non così Augias, che pure dovrebbe essere un giornalista di lungo corso e mostra invece, forse pensando di fare audience, di non conoscere nemmeno le regole deontologiche più elementari sopratutto quando si parla di minori e addirittura vittime innocenti».

E In difesa del giornalista dal suo blog sull’Huffington post interviene Paola Tavella: «Sono sbalordita dalla polemica esplosa in rete contro Corrado Augias. Mi è capitato di ascoltarlo la sera di martedì 3 in diretta e sono stata subito d’accordo con lui. Ha detto qualcosa che molte volte noi femministe abbiamo detto e scritto, e cioè che vestire e acconciare le bambine come donne adulte è servitù allo sguardo maschile, fa parte della cultura pedofila e le espone a gravi rischi». Ma dal Web on si placano le polemiche. C’è chi attacca: «C’erano altri modi per far capire che si erano persi i punti di riferimento, diciamo che Augias ha scelto il modo peggiore». E chi rincara la dose postando: «Invece di stigmatizzare il pedofilo e la pedofilia cerca di cambiare le carte in tavola. Come se la colpa fosse quasi della bambina. E allora la colpa è anche della mamma. E certo. Da bambini tutti abbiamo giocato a fare i “grandi». Ma c’è anche chi difende lo scrittore: «Voleva semplicemente intendere che la bambina stava secondo lui crescendo dentro una famiglia non propriamente educata, disagiata economicamente e soprattutto moralmente, a prescindere dalla maledetta sorte che le è capitata» è scritto in un post.

(Nella foto Corrado Augias)