Pubblicato il 21/04/2016, 15:30 | Scritto da Tiziana Leone
Argomenti: ,

Outcast, la nuova serie TV porta il diavolo su Fox

Outcast, la nuova serie TV porta il diavolo su Fox
Già rinnovata per una seconda stagione, la serie è stata presentata in anteprima europea nel cuore della capitale, a pochi metri dal Vaticano. Una location perfetta per mischiare l'acqua santa con il diavolo. TvZoom c'era.

All’Auditorium Conciliazione di Roma si è tenuta l’anteprima di Outcast, la serie TV firmata da Robert Kirkman, autore di “The Walking Dead”, e noi di TvZoom c’eravamo.

 

Quando un telefilm si apre con l’inquadratura di una casa vagamente fatiscente nel profondo della campagna statunitense, con una luce strana e l’erba che si muove al ritmo del vento, è chiaro che dovreste abbondare o voi che tremate. Outcast, la prima produzione originale di Fox International Studios in arrivo in Italia sul canale 112 di Sky il 6 giugno, in contemporanea con 127 Paesi del mondo, è una di quelle che non ti garantisce nulla, perché dietro ogni scena si può nascondere il diavolo. A scriverla è Robert Kirkman, già autore di The Walking Dead, uno scrittore che qualche problema con l’oltretomba deve averlo visto che stavolta ha creato un telefilm in cui le possessioni demoniache vanno via come il pane. Come ambientazione ha scelto una cittadina della Virginia che ha voluto chiamare Rome, forse perché qui da noi c’è il Papa e lì sono pieni di diavoli da cacciar via dai corpi di adulti e bambini: «un nome non del tutto casuale», ammettono i produttori che hanno scelto proprio la capitale per l’anteprima europea della serie. E guarda caso il pilot è stato mostrato all’Auditorium della Conciliazione, a un centinaio di metri dal Cupolone, dove accanto alla Roma presenzialista si è ritrovato l’intero cast vagamente spaesato per cotanta bellezza. Infilati i cellulari in bustine sigillate, perquisiti e scannerizzati come nemmeno per un volo diretto a Bruxelles, gli ospiti della serata a base di rosso, rossi i cocktail, rosse le luci in sala, ovviamente rosso il red carpet, si sono seduti in sala accolti dai produttori per una première in pieno stile made in Usa. Via le luci e che Outcast sia.

Il protagonista, Kyle Barnes (interpretato da Patrick Fugit, Almost famous e Gone girl), vittima delle possessioni demoniche da bambino, trova nel reverendo Anderson (Philip Glenister, Life on Mars), un compagno con cui attraversare le forze del male e trovare la redenzione. Sulla sua strada si imbattono anche la ex moglie Allison (Kate Lyn Sheil) e il comandante della polizia Giles (Reg E. Cathey). «Sono tutti personaggi molto profondi, anime che allo spettatore viene voglia di esplorare – garantisce Fugit –. È un gruppo di persone con cui si prova empatia, anche se calate in un mondo horror». Un mondo di posseduti, in cui un bambino viene picchiato a sangue per allontanare il suo demone «ma vi garantisco – sorride Fugit – che non passo la serie a picchiare bambini». Alcune scene rimandano inevitabilmente al padre di tutti gli horror diavoleschi, L’Esorcista. «Quando ho visto l’Esorcista mi è piaciuto molto – ammette il protagonista –. Ma poi ho smesso di interessarmi al genere horror. Kirkman ha scritto questa serie in maniera impeccabile, non credo che l’Esorcista possa aver fatto da base alle nostre storie, dove i veri protagonisti sono i personaggi,». E poi perché generalizzare, in fondo, come dice il produttore esecutivo della serie Chris Black, «ognuno ha il suo diavolo». Solo che in Outcast te lo ritrovi davanti ogni venti minuti.

 

Tiziana Leone

 

(Nell’immagine la locandina di Outcast)