Pubblicato il 19/04/2016, 17:30 | Scritto da Tiziana Leone
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David di Donatello: i video di TvZoom sul red carpet dello show di Sky

La serata che Sky ha dedicato al cinema italiano è stata una festa in pieno stile Hollywood.

Siamo davvero ai David di Donatello? Ma non erano quei premi tristi, un po’ sfigati, dove se ti andava bene il conduttore era solo noioso, a cui molti cinematografari non si presentavano perché io-faccio-il-cinema-e-non-mi-sporco-con-la-tv, lenti stile documentario sui bradipi, trasmessi a tarda notte, replicati di mattina all’alba in un canale Rai indefinito tipo Rai Università? Davvero i David di Donatello sono una festa del cinema italiano, dove gli uomini sono quasi tutti in smoking, le donne in abito lungo, i fotografi si accapigliano per scattare la foto del secolo a Valeria Golino in passerella da single, i camerieri girano con vassoi di finger food di carne o vegani, con bicchieri di spumante o cocktail al mango e mandorle, gli attori ridono, scherzano e fumano, i registi arrivano sotto braccio alle loro signore, i produttori stringono mani felici e contenti, le solite immancabili “imbucate” commentano l’arrivo di Valeria Marini con un sarcastico: «Non se l’è filata nessuno», il tutto all’interno degli Studi De Paolis a Roma dove ogni centimetro quadrato è tappezzato del logo Sky?

Ci vuole un po’ per realizzare che in fondo tutto questo era possibile, che anche il cinema con tutti i suoi addetti ai lavori era facilmente umanizzabile, bastava solo dargli l’opportunità, spogliarlo di quell’aura celestiale di cui si pregiava di circondarsi e gettarlo in pasto a un Cattelan giovane e spigliato pronto a ricordare in diretta a tutti che il patron dei premi ha 94 anni e quindi tocca sbrigarsi. Decisamente poco british, ma anche agli Oscar, d’altronde, il sarcasmo non ha bisogno di sottotitoli. E come agli Oscar anche ai David il lungo tappeto rosso accompagna la sfilata degli ospiti, c’è chi si trova a proprio agio come Anna Foglietta e chi farebbe carte false per evitarla come Valerio Mastandrea, chi resta un po’ defilato come il gettonatissimo Luca Marinelli, già diventato l’idolo dell’universo femminile in cerca di un sostituto dell’ormai “adulto” Claudio Santamaria, chi si concede ai selfie come Paola Cortellesi, chi si intrattiene con la stampa come Stefano Accorsi. L’universo Sky si popola di tanti volti, da Bruno Barbieri a Lodovica Comello, dagli attori di Gomorra a Frank Matano, tutti figli di un dio maggiore capace di prendere pezzi della tv generalista e ricomporli in una creatura innovativa. Ti giri e scopri persino che Yvonne Sciò e Valeria Golino parlano fitto fitto per un buon quarto d’ora come vecchie amiche, due che a occhio sembravano lontane anni luce. E invece questi David sono così. La diretta sta per cominciare, una suadente voce femminile invita gli ospiti a entrare in sala. Cattelan attacca, non perde un attimo, battute, sketch, premi, niente lacrime e applausi. Tutti bravi. Peccato che quando esci, invece che a Hollywood ti ritrovi in mezzo alla Tiburtina.

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Tiziana Leone

 

(Nella foto Vittoria Puccini e Vittorio Storaro)