Pubblicato il 18/04/2016, 19:05 | Scritto da Gabriele Gambini

A tu per tu con Fiore Manni, reginetta dello stile tween

A tu per tu con Fiore Manni, reginetta dello stile tween
Su Super! (canale 47 DTT e 625 Sky), ogni lunedì alle 15.35, dispensa consigli di look ai ragazzi col suo "Camilla Store", oggi diventato multipiattaforma, tra tv, web, magazine e libri.

Negli anni è diventata il punto di riferimento di stile della galassia teen-kids e oggi dice: “Mi piacerebbe diventare autrice di libri per ragazzi”.

Ha i capelli rossi, quasi purpurei, il fascino di una lolita vittoriana. Ricorda un’Alice di Lewis Carroll che, intenta a inseguire la Lepre Marzolina, inciampa nella pipa del Brucaliffo e lo invita a un party assieme al Cappellaio Matto. Ma se la chiami alle 3 del pomeriggio per un’intervista concordata, è capace di risponderti, candida: «Sono già le 3? Mi sono scordata di pranzare, colpa del troppo lavoro». Fiore Manni è la fashion-designer che ha monopolizzato l’attenzione del target tween, forte di un motto: la moda non si segue, la si crea assieme. Il suo programma, Camilla Store (ogni lunedì alle 15.35 su Super!, canale 47 DTT e 625 Sky), negli anni è diventato una costruzione multipiattaforma che fa leva sull’emulazione anticonformista dello stile: format tv, blog sul web, un’app, un magazine in edicola (Fashion&You, De Agostini), quattro nuovi libri in uscita nel 2016 (i primi due titoli, Stilista con Fiore e Camilla Store, crea il tuo stile, De Agostini).

Troppo lavoro, dice. Non si ferma mai?

Mi sono allontanata dalla mia pagina Facebook per qualche giorno. Quando sono tornata, ho trovato 2780 messaggi a cui rispondere. Il contatto coi fan, per ciò che faccio, è essenziale. Ma in questo caso non so davvero se riuscirò a leggere tutte le richieste. Poi penso alla pagina di Facebook di Gianni Morandi, di cui sono follower entusiasta, e un po’ mi tranquillizzo (ride, ndr).

Per questo è stato creato lo spin off di Camilla Store, chiamato La posta di Fiore.

Si tratta di un luogo virtuale in cui posso gestire la corrispondenza con chi mi segue. Tra l’altro, oltre agli adolescenti, ho scoperto di avere molti follower dai 18 ai 25 anni d’età, in un bilanciato equilibrio tra femmine e maschi. Spesso mi scrivono anche ragazzi over 30, soprattutto per la mia attività di cosplayer.

Cosplayer, cioè chi ricrea e indossa gli abiti di personaggi emblematici del mondo dei fumetti, dei cartoni, dei film.

Sono legata al personaggio di Aerith di Final Fantasy per tantissimi motivi. Il prossimo obiettivo è realizzare il costume di Link tratto da The Legend of Zelda.

Nel frattempo, è tornata con Camilla Store, programma diventato multipiattaforma.

Nella precedente edizione, Camilla Best Friends, ospitavo nel mio studio-atelier due amiche o amici desiderosi di ideare un look personalizzato, adatto a qualche occasione specifica. In quest’edizione, si ritorna al classico: viene a trovarmi un ragazzo per volta, con le stesse prerogative: confezionare uno stile originale, anticonformista, con tratti distintivi precisi. Si parte dal bozzetto, poi si scelgono i materiali, anche di recupero, e si ottiene una mise adatta a un evento speciale a costo molto contenuto.

Qualche richiesta particolare?

Più si prosegue con le puntate, più si colgono spunti interessanti. Mi sono venute a trovare due gemelle che erano incredibili. Ma il look che più mi ha colpito, è stato quello di una bambina appassionata di Stephen Hawking. Con lei abbiamo realizzato il look “Galaxy”: una felpa con il disegno delle nebulose pailettate, la stampa della galassia a fare da sfondo…

Il suo capo d’abbigliamento preferito?

Lo dico sempre e non cambio idea: le mie Vans di Guerre Stellari.

Lei di solito è etichettata come amante del Giappone e delle sue tendenze.

Non amo le etichettature. Il Giappone, con i fumetti e i suoi riferimenti, fa parte del mio immaginario, ma non è l’unica ispirazione. La moda è cambiamento, sono affascinata dalla musica classica, dall’indie rock inglese, dal patrimonio estetico delle serie televisive.

Mi dica un titolo.

Penny Dreadful è una serie pazzesca. C’è l’immaginario vittoriano, c’è Eva Green, bravissima e bellissima.

Immaginario vittoriano che ha influenzato il primo fumetto da lei scritto e disegnato: 4 o’clock (edizioni Shockdom).

Ne sono molto soddisfatta, lì ho condensato le mie passioni visive. Mi piacerebbe realizzarne un altro, completamente diverso nel contenuto e nei riferimenti. Qualcosa che abbia a che fare col mondo dei robot.

Che cosa non sopporta negli outfit che vede per strada?

I leggins indossati come pantaloni andrebbero vietati per legge (ride, ndr).

Per strada passeggia anche lei. E, ogni tanto, i ragazzi la riconoscono.

Vado in panico. Sono timida. Aspetto che siano loro a fare la prima mossa per parlare, altrimenti non saprei come pormi.

È soddisfatta di ciò che ha realizzato fino a oggi?

Faccio quel che mi piace fare. È già una bella conquista. Lavoro coi bambini, qualcosa che adoro. Da piccola mi piaceva leggere, scrivere e cucire. Ho cercato di condensare tutto questo in un mestiere. Ma il sogno nel cassetto è riuscire a diventare autrice di libri per ragazzi. Uno dei miei miti di sempre è Roald Dahl.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Fiore Manni)