Pubblicato il 29/03/2016, 13:31 | Scritto da La Redazione

Lite Carlucci-De Filippi: due indagati – “Ciao Darwin”, il palo da lap-dance della tv italiana

Rassegna stampa: Il Tempo, pagina 14, di Ivan Cimmarusti e Andrea Ossino.

Lite Carlucci-De Filippi: due indagati

Il blog Trash Italiano ha accusato “Ballando con le stelle” di “comprare voti”. La Procura: “È diffamazione”. La conduttrice di “Amici”: “Io non c’entro”.

Dai salotti televisivi alla procura di piazzale Clodio passando per il web. La guerra per la popolarità, combattuta a colpi di tweet tra Milly Carlucci e Maria De Filippi, si è trasformata in una battaglia legale tra la conduttrice del programma televisivo Ballando sotto le stelle e il sito Trash Italiano, un portale gestito da supporter di Maria De Filippi, che nell’intera vicenda ricopre solo il ruolo di persona informata sui fatti. Uno scontro che adesso si arricchisce con l’iscrizione nel registro degli indagati dei due gestori della pagina web. Secondo il sostituto procuratore Nadia Plastina, i due supporter avrebbero diffamato Milly Carlucci. La vicenda inizia il 24 maggio scorso. Quando a meno di 24 ore dal verdetto dei giudici sul Premio Social, assegnato dal Premio regia televisiva di Rai 1 in base al numero di hashtag condivisi dagli ascoltatori, scoppia la polemica. Sulla pagina Facebook di Trash Italiano e dal profilo Twitter defilippi_m (probabilmente un fake), partono svariati messaggi contro la Carlucci e il suo format. «Complimenti a Ballando Rai che compra i tweet per vincere il Premio Tv Social». Un’accusa vecchia quanto i premi social. In poche ore scoppia il caos.

Francesco Facchinetti minaccia di ritirarsi. Le frasi diffamanti vengono cancellate e la Rai decide di trasformare il premio in semplice menzione. La polemica divampa ugualmente: «Qualcuno ha avanzato dei sospetti sulla regolarità della nostra votazione e questo non posso accettarlo – tuona la Carlucci -. Può darsi che qualcuno abbia deciso di boicottarci visto il successo che stavamo ottenendo? Sta di fatto che da ricerche effettuate dai miei collaboratori più o meno tutti i programmi hanno usato una strategia per cercare di ottenere più voti possibile». Poi l’accusa indiretta alla De Filippi: «Ci si stupisce che settemila utenti generino quarantamila voti in 60 ore (per Ballando sotto le stelle, ndr), mentre in un’altra pagina, si elogia Amici che genera 117mila voti provenienti da 18mila utenti unici più o meno in tre ore. Ho avvertito chi di dovere e girato tutti gli elementi al mio avvocato». E anche se il giorno seguente, il 25 maggio, Amici si piazza al secondo posto, The Voice al quarto e Ballando sotto le stelle al quinto, la vicenda approda in tribunale, con un esposto presentato dal legale della Carlucci, Titta Madia.

La De Filippi viene ascoltata in procura anche se, come spiega la stessa Carlucci: «Lei non c’entra niente». La star di Mediaset, attraverso una nota, decide di fare chiarezza spiegando, tra l’altro, «di non essere la regista occulta di un bel niente. E tanto meno di essere indagata per questo tipo di accuse». Ancora: «Non ho profili personali, ufficiali, ufficiosi o fake su nessun social. Conosco personalmente alcuni titolari di questi profili social, chi lo fa per hobby, chi lo fa per mestiere, anche perché spesso presenti nelle platee o nei backstage dei programmi tv. E con certezza so di non aver mai nemmeno influenzato nessuno di questi operatori». «Sono convinta – continua la De Filippi – dell’importanza di combattere il cyberbullismo, ma penso anche che né Trash Italiano né il fake che porta il mio nome o altri profili similari, possano indurre nessuno al suicidio». Poi conclude: «Non mi sono mai sognata di querelare chi da produzioni rivali ha fatto intendere che io avessi il potere di taroccare l’Auditel a mio vantaggio».

 

Rassegna stampa: Libero, pagina 29, di Francesco Specchia.

“Ciao Darwin”, il palo da lap-dance della tv italiana

Credo che uno dei modi più puliti per sopprimere la senatrice Cirinnà – l’ultrafemminista, la Susan Sontag del Pd – sia di farla assistere a una puntata di Ciao Darwin (Canale 5, venerdì prime time), nell’attesa, assai plausibile, d’un coccolone. Una puntata qualsiasi, tanto lo spartito non cambia. Io, per dire, mi sono perso la fondamentale «Bucatini contro integratori» con Francesca Cipriani circondata da palestrati; però ho visionato, per lavoro, «Normali contro diversi», anche se, onestamente, la normalità faceva una capatina ogni tanto, giusto con l’ospite Orietta Berti; «La normalità è accettare una persona amica anche se è un uomo con parrucca vestito donna», dice Orietta. E, certo, l’apoteosi della puntata, nel crescendo di nonsense e offese al pubblico, di prove coraggio con tizi vestiti come il Nazareno, di madri nature molto nature, di balletti fetish, di bambole assassine che vomitano verde («Neanche avessero visto una soap su Rete 4», commenta Bonolis e fossi il direttore di Rete 4 m’incazzerei); ecco, lo zenith, per una valvola mitralica non avvezza, è arrivato alle 23.52. Sull’inquadratura di un culo. Un sedere tornito, femminile, tatuato, forse attraversato da perizoma, metafora immutabile del programma.

Alle chiappe femminili sono seguite un paio di chiappe maschili per par condicio. Dopodiché, a mezzanotte e passa, sono arrivati Lillo e Greg (fossi Lillo e Greg m’incazzerei). E mentre Bonolis si affannava con grumi di parole e calembour vaporosi ad ammantare d’antropologia culturale, il tutto, be’, io mi sono immaginato la Cirinnà. Anni di battaglie civili, di lotta per i diritti delle donne che si schiantano su un derrière marmoreo in terza serata. Il che non è un male, ma ci sono mezzi meno crudeli per spianare gli avversari. Non c’è molto da dire su Ciao Darwin, nonostante l’alto share, 26,94% dopato da prurigine. Trattasi d’un programma che si annida nei palinsesti dal ’98. È il palo da lap dance dell’italiano al primo stadio evolutivo; ed è, nel contempo, l’unica cosa che non si è darwinianamente evoluta della tv italiana. Il suo creatore, Stefano Magnaghi, è latitante. Ciao Darwin ha l’unico pregio di proiettare la fantasia trash verso l’impossibile: io mi aspetto sempre una lotta nel fango tra senatrici pd, o rettili inseriti nelle mutande di Laurenti. Ma non vorrei suggerire troppo (fossi il direttore di Canale 5 m’incazzerei)….

 

(Nella foto, da sinistra, Maria De Filippi e Milly Carlucci)