Pubblicato il 11/03/2016, 13:32 | Scritto da La Redazione
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Premiata l’Edicola di Fiorello: “È giornalismo” – Chi sono le opinioniste della Rete

Premiata l’Edicola di Fiorello: “È giornalismo” – Chi sono le opinioniste della Rete
Le grandi firme della carta stampata scelgono la sua striscia web. E poi fenomeni su YouTube e idoli delle ragazze: le “influencer” che si avvicinano alla tv e al cinema. Greta, Nadia, Violetta: star grazie ai diari adolescenziali.

Rassegna stampa: QN, pagina 33, di Piero Degli Antoni.

Premiata l’Edicola di Fiorello: “È giornalismo”

Le grandi firme della carta stampata scelgono la sua striscia web.

Stavolta a vincere il prestigioso premio È giornalismo non è il cronista o il columnist di un quotidiano o di un settimanale, ma una rivendita, anche se alquanto anomala: l’Edicola Fiore di Fiorello, rassegna stampa molto, molto particolare, realizzata ogni giorno sul web. La giuria, composta da Giancarlo Aneri, imprenditore nel settore vinicolo e alimentare, presidente, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Paolo Mieli, Gianni Riotta e Gian Antonio Stella, lo ha deciso con questa motivazione: «In un momento in cui vediamo tante edicole tradizionali chiudere, conseguenza della crisi della carta stampata, questo premio vuole essere un segnale di attenzione a un comparto storico del mondo dell’editoria». «Le edicole stanno soffrendo le pene d’inferno – spiega Giancarlo Aneri -, quando anni fa venivo a Milano al Principe di Savoia ce n’erano quattro nel giro di 500 metri, oggi non ne è rimasta neanche una. Quindi il premio a Fiorello ha voluto attirare l’attenzione dei media su questo problema. Abbiamo pensato anche ai giovani, che non acquistano più i giornali. Quando di mattina vado nel negozio-edicola di fronte a casa per comprare i quotidiani, davanti a me di solito c’è una fila di 7-8 persone. Ma non si tratta di gente che vuole i giornali, no: giocano tutti ai gratta e vinci. Spendono 3 o 4 euro, o magari anche di più, ma non hanno un euro e mezzo da investire nei giornali. Se avessimo premiato Montanelli, ai giovani non avrebbe detto granché. Invece Fiorello è un personaggio molto amato da loro, e uno che ogni giorno compra 5-6 giornali. Speriamo che il suo esempio abbia un effetto positivo».

Come ha accolto lo showman la notizia del premio? «Gli ha scritto un messaggio Mario Calabresi, per annunciargli che stavamo pensando a lui. E Fiorello ha risposto: “Mi sento onorato, ma siete sicuri?”». La decisione definitiva è avvenuta nella tarda serata in un ristorante di Milano, «davanti a un piatto di pasta e un bicchiere di vino». Prosegue Aneri: «Gli ho mandato un sms all’una di notte, e lui mi ha risposto alla mattina alle 6.45!». Il premio È Giornalismo raggiunge quest’anno la ventesima edizione e il nome di Fiorello va ad aggiungersi a molti altri molto illustri, da Gianni Riotta a Claudio Magris. Il premio sarà consegnato in maggio nel corso di una cerimonia che si svolgerà a Milano. E non è detto che Fiorello stesso non lo commenti in diretta su Periscope.

 

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 50, di Stefano Landi.

Le opinioniste della Rete

Fenomeni su YouTube e idoli delle ragazze: le “influencer” che si avvicinano alla tv e al cinema. Greta, Nadia, Violetta: star grazie ai diari adolescenziali “Creative senza grandi budget ma dietro i clic c’è fatica”.

Se il loro nome non vi dice niente, chiedete ai vostri figli. Greta Menchi, Violetta Rock, Giulia Penna sono fenomeni di YouTube. Grazie al grande fratello di loro stesse, alla loro vita con la telecamera accesa, si stanno ritagliando un ruolo anche al cinema, in tv e uno scaffale in libreria. Piccole guru crescono nell’universo femminile. Dopo tante star al maschile, anche le ragazze si stanno guadagnando il loro universo di click. Lo fanno ribaltando la chiave estetica. Perché su YouTube la bellezza ha un significato diverso: belle e possibili. «Piacciono perché il pubblico si rivede in loro. Questione di carisma. Rinunciano a immagini posate, scegliendo un approccio più onesto. Normalizzandosi si guadagnano click» spiega Luca Casadei, fondatore di Web Stars Channel, la factory che supporta il lavoro degli youtubers. YouTube in Italia ha attecchito nel 2008. Tutto ruotava intorno a tre personaggi: Frank Matano, Willwoosh e ClioMakeUp. Oggi i fenomeni della Rete in Italia sono una cinquantina. Lo sbarco sulla piattaforma Web avviene sempre prima. Come Virginia De Giglio, che di anni ne ha 11. Barese, ha rubato l’iPad del fratello per pubblicare video in cui parla di cartoni animati e scuola. Risultato? 183mila iscritti al canale.

Li chiamano creatori giovani, carini e non più disoccupati grazie alla Rete. Usata come acceleratore di carriere. Difficile abbandonare la piattaforma che ti ha lanciato. Più facile fare cose trasversali. Come Greta Menchi, che a 20 anni in Rete è un fenomeno grazie al suo diario virtuale in cui parla d’amore, viaggi e moda, ma che ha messo la testa fuori facendo la doppiatrice per un film americano. «Devo solo essere spontanea» racconta lei che ama il cinema e si studia tutti i film a memoria. Pensa e realizza i video, tutto da sola. «Lavoro la notte appena mi viene un’idea». Romana, si sta per trasferire a Milano «per lavoro». Il suo mito è Meryl Streep, soprattutto come donna. «Farò un corso di dizione: voglio coltivare il mio talento per essere pronta il giorno che uscirò da YouTube». C’è poi chi come Sofia Viscardi, 17 anni e 44 milioni di visualizzazioni, ha annunciato la sua pausa di riflessione da YouTube per buttarsi su un nuovo progetto (forse un libro): lei che aveva incollato migliaia di ragazzini al suo diario di adolescente del lunedì, ma che il record di click lo fece intervistando Roberto Saviano. La vera differenza tra il piccolissimo schermo di Internet e quello meno piccolo della tv sta nell’interazione continua con il pubblico. Leggendo i commenti di chi ti vede è più facile capire quali strade cavalcare per evolvere. E non ritrovarsi vecchi a 30 anni.

Violetta Rocks ne ha 28. Per le regole della Rete, è praticamente a un passo dalla pensione. In passato ha studiato regia. «Si può essere creativi anche senza grandi budget, ma nulla si improvvisa. Io scrivo; registro e ci metto la faccia: YouTube è una vetrina per un futuro, magari al cinema» racconta lei che (in tv) conduce un programma su Comedy Central. La sua chiave è l’ironia. «Sul set di casa parlo alle ragazze dei loro tabù: sesso, il ciclo, depilazione». L’etichetta di influencer, forse non rende giustizia al loro approccio genuino alla telecamera. «La Rete è una grande famiglia in grado di proteggermi: l’affetto del pubblico mi toglie ogni paura di espormi» racconta Giulia Penna, 23 anni, una che in tv è durata i due minuti del provino di X Factor. A Natale scorso è caduta nella Rete. Le sue parodie musicali in romanesco hanno milioni di visualizzazioni. «Come Justin Bieber voglio costruirmi un futuro nel mondo della musica scegliendo una strada alternativa».

Mettere a proprio agio il pubblico: come fa Nadia Tempest che alle ragazze dà consigli estetici. Alessia Di Francesco invece ha usato il canale come una terapia: davanti alla webcam racconta come perdendo 11 chili ha conquistato grammi di felicità. Oggi è un simbolo per le ragazze che convivono con complessi di inferiorità. Resta solo il problema di gestire tanta creatività. Ognuno coltivando la propria fetta di pubblico. Uno zoccolo duro tra i 13 e i 18 anni. E se qualcuno scoprirà di avere un seguito di over 50 non è un miracolo. Semplicemente sono bambini che di nascosto usano il profilo dei propri genitori.

 

(Nella foto Fiorello e la sua Edicola Fiore)