Rassegna Stampa – Sarah Varetto direttore di Sky Tg24:«Il palinsesto è diventato gratuito e fruibile da tutti i telespettatori. Vogliamo essere la bussola dell’ informazione»

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 23, di Valentina Venturi

IL MESSAGGERO

Sky Tg24 all-news ora anche sul terrestre

 TELEVISIONE «Il palinsesto è diventato gratuito e fruibile da tutti i telespettatori. Vogliamo essere la bussola dell’ informazione». Il direttore della rete televisiva all-news Sky Tg24 Sarah Varetto ha le idee chiare su come impostare il recente sbarco di Sky Tg24 – Dentro i fatti con le tue domande – sul digitale terreste. Da ieri infatti la rete all-news di Sky è visibile sul canale 50 del telecomando: anche da qui vanno in onda le quaranta edizioni quotidiane del telegiornale, curate e condotte da oltre 165 giornalisti, dislocati anche nelle dieci sedi regionali e negli uffici di corrispondenza nel mondo. «Il tradizionale modello di informazione giornalistica – precisa la Varetto – ha mostrato le corde. L’informazione deve essere verticale, avendo come regola l’approfondimento. Non si può più proporre un tg a rullo continuo, vista la facilità con cui si trovano le informazioni in rete. Bisogna sfruttare i linguaggi più aderenti all’attualità: reportage e video-inchieste, già cuore della nostra offerta, saranno proposti in numero sempre maggiore».

LE INCHIESTE Ne è un esempio Vice on Sky TG24: dal 3 febbraio parte la nuova stagione della serie di inchieste a cura del gruppo Vice. Mercoledì si affronta il tema delle unioni civili, mostrando tre diversi punti d’ osservazione: la vita di una coppia gay sposata all’ estero in lotta per i diritti in Italia, il dramma di una vittima di omofobia e la società vista attraverso lo sguardo di una famiglia Neocatecumenale. Il tipico linguaggio della serialità è stato sfruttato in Cronache di frontiera, dove l’inchiesta è incentrata su temi come l’ integrazione e la vita nelle periferie romane. «Qui la nostra accortezza è stata di evitare l’ utilizzo dell’ intermediazione giornalistica – prosegue il direttore di Sky TG24 -, mostrando i fatti così come li descrivevano i protagonisti. Il modello del talk show non è più in grado di far comprendere una notizia, bisogna provare e trovare altre strade».

A metà febbraio va poi in onda un’ inchiesta sulla propaganda dell’ISIS; sin dall’agosto 2014 il canale all-news di Sky ha scelto di non trasmettere i video del terrore. «Abbiamo scelto di raccontare cos’ è l’ ISIS – conclude – perché la nostra missione è dare al telespettatore le chiavi interpretative della realtà. Adesso anche gratuitamente».