Pubblicato il 12/01/2016, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Rai, il dirigente del countdown errato: “A Capodanno si è sempre fatto così” – Anzaldi attacca: “Call center sia gratis”

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 14, di Aldo Fontanarosa.

Rai, il dirigente del countdown errato: “A Capodanno si è sempre fatto così”

Azzalini, responsabile dello show del 31 dicembre, risponde alle contestazioni dell’azienda: “Ero certo che Leone condivideva”. In una memoria tutti gli orari di mezzanotte “spostati”.

Telegiornali che iniziano prima del tempo, per rubare la scena tv ai notiziari della concorrenza. Trasmissioni come L’Arena, La Prova del Cuoco, L’Eredità che usano la stessa tecnica: giocare d’anticipo. E conti alla rovescia che non rispettano più l’appuntamento con la mezzanotte, il 31 dicembre, da molti anni ormai. Funziona così su Rai 1. Dove gli orari «per una consolidata prassi aziendale» sono diventati flessibili. Dove si anticipa o si rinvia per una consuetudine a tutti nota, in modo da ottenere «picchi d’ascolto» e fronteggiare i morsi delle altre emittenti. Antonio Azzalini si difende così. Alla Rai che gli muove una contestazione disciplinare, il responsabile dell’intrattenimento della Prima Rete il dirigente che ha anticipato di 40 secondi il Capodanno di Matera ricorda ora in una memoria la «prassi» generalizzata «della anticipazione». Una truffa forse a danno degli italiani? No, solo una tecnica propria del settore televisivo.

Azzalini dirigente di lungo corso, assunto a Viale Mazzini nel 1999 cita anche il direttore di Rai 1 Leone e il suo vice, Fabiano. La sua lettera il cui contenuto arriva a Repubblica da un deputato del Pd suonerebbe così: avevo i miei motivi per credere che i due massimi responsabili della Prima Rete «condividessero la mia decisione di anticipare» alla luce anche del copione in scena in altri 31 dicembre. Qui Azzalini citerebbe la trasmissione del 2008 (quando Leone era Direttore del Coordinamento dei Palinsesti), con il countdown di Capodanno anticipato di 65 secondi.

Azzalini risponde poi sull’sms con bestemmia che è apparso sullo schermo il 31 dicembre, anch’esso oggetto di contestazione disciplinare. I messaggi dei telespettatori spiega sono stati valutati da due dipendenti di RaiCom (la società commerciale di Viale Mazzini), chiusi in un container. A giudizio di Azzalini, RaiCom ha svolto questo controllo in veste di «appaltatore» della casa madre Rai. Sua, dunque, la responsabilità di quanto è finito in onda. Lui, Azzalini, avrebbe comunque mobilitato un collaboratore per dare una mano, ma questo aiuto «è stato rifiutato». Impossibile dunque «prevenire» la bestemmia «con le mie forze, coni miei poteri». Fin qui la difesa di Azzalini. Oggi invece incontro tra il nuovo direttore editoriale della tv di Stato, Verdelli, e i direttori dei tg. Che d’ora in poi dovranno riferire «funzionalmente» a Verdelli. Così impone una nuova disposizione organizzativa.

 

Rassegna stampa: Avvenire, pagina 10.

Anzaldi (Pd) attacca: “Call center sia gratis”

«Rai chiede altri soldi: il call center per le informazioni sul canone in bolletta costa 50 centesimi al minuto. Perché non è gratis? A che servono 300 dipendenti di Rai Canone?». Lo scrive su twitter il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. E il consigliere Rai, Arturo Diaconale, gli dà ragione: «Se è vero che il cittadino deve pagare per avere informazioni sul nuovo canone, si tratta di una misura assolutamente ingiustificata che va immediatamente rimossa». I 100 euro del canone verranno pagati a rate a partire da luglio tramite la bolletta dell’energia elettrica.

 

(Nella foto Antonio Azzalini)