Video – Antonio Polese: “Se una cerimonia non è sfarzosa, non è un vero matrimonio napoletano”

Per un giorno, Milano ha sostituito il proverbiale rigore formale della Madonnina con il folklore della napoletanità tradizionale vissuta senza sconti: quello sfarzoso, barocco e spiritosamente indisciplinato del Boss delle cerimonie, accolto a casa Real Time, presso il Samsung District, da una turba di fan che lo ha celebrato manco fosse Mick Jagger. Don Antonio Polese, il genero Matteo, il nipote Antonio, il fedele maître Ferdinando e il bodyguard Davide non si sono risparmiati. Hanno scattato selfie, scambiato strette di mano, firmato autografi. Hanno raccontato della trasferta newyorkese e dell’incontro con Buddy Valastro, il Boss delle Torte, in una combo dove la sobrietà è stata lasciata fuori dalla porta.

«Il nostro segreto è l’amore per ciò che facciamo», dice Don Antonio, con voce misurata, mentre il genero Matteo precisa: «Il nostro Grand Hotel La Sonrisa a Sant’Antonio Abate è prenotato fino al 2018, riceviamo richieste da ogni parte d’Italia, perché da noi la cerimonia e la festa diventano uno stato dell’anima, a dispetto di ogni polemica». Tentazioni da star? «Nemmeno per sogno, noi rimaniamo gente di provincia». E in un’atmosfera a metà tra l’antropologia della sceneggiata meroliana e la soap opera a sfondo neo-melodico, Don Antonio e Matteo hanno trovato il tempo per salutare i lettori di TvZoom, in attesa di una nuova stagione del format.

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Gabriele Gambini

(Nella foto Don Antonio Polese)