Pubblicato il 16/12/2015, 15:32 | Scritto da Andrea Amato
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Minzolini-Ferrario: la condanna dell’ex direttore del Tg1 è pericolosa e frutto di 20 anni di conflitto d’interessi

Partiamo da una serie di premesse fondamentali: Tiziana Ferrario mi è molto più simpatica di Augusto Minzolini. L’ex direttore del Tg1, oggi senatore di Forza Italia, ha condotto gli ultimi anni della sua carriera giornalistica, secondo me, in maniera militante, sacrificando l’imparzialità (che dovrebbe contraddistinguere la professione) a favore di un’ideologia politica. E poi, secondo una condanna definitiva per «peculato continuato», non è una persona onesta, avendo utilizzato soldi pubblici (della Rai) per scopi non legati al proprio lavoro. Ecco, fatte queste premesse, però, devo dire che la condanna di ieri per «abuso d’ufficio», per aver «demansionato» la giornalista del Tg1 Tiziana Ferrario (pare per vendetta), è un’enorme cavolata. Ferrario è stata rimossa dalla conduzione del telegiornale di Rai 1, secondo la sentenza di primo grado, perché aveva criticato la linea del suo direttore sul Processo Mills, che vedeva coinvolto anche Silvio Berlusconi, a cui Minzolini è tuttora “legato”.

Questa sentenza crea un pericoloso precedente, in un momento in cui l’editoria e il lavoro giornalistico stanno vivendo una profonda crisi, non solo economica. Da quasi 20 anni sono iscritto all’Albo professionale, ma credo che gran parte di questa crisi si stata causata proprio dalla nostra categoria, sempre troppo arroccata su rendite di posizione, su privilegi assurdi e anacronistici, che negli anni, e a seguito della profonda mutazione dell’informazione, hanno impantanato l’evoluzione e bloccato una necessaria e inevitabile trasformazione della professione. Dopo 28 anni di conduzione di un Tg, a prescindere dalle motivazioni, è lecito che un direttore decida di cambiare, di rinnovare. Detto questo, è evidente che la sentenza è arrivata perché (l’altra faccia della medaglia) in Italia, per un ventennio, abbiamo vissuto in un gigantesco conflitto d’interessi e quindi ieri è stato possibile aggrapparsi al concetto di «vendetta». Anche per questo, come da anni noi di TvZoom reclamiamo con forza, la Rai dovrebbe slegarsi completamente dal guinzaglio della politica, nella speranza che sentenze criticabili come questa diventino invece inattaccabili. E soprattutto restituendo dignità a un mestiere dal grande valore sociale e culturale.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Augusto Minzolini e Tiziana Ferrario)