Pubblicato il 13/12/2015, 17:01 | Scritto da Gabriele Gambini
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11 settembre e apparizioni aliene: arriva l’X-Files più complottista di sempre

11 settembre e apparizioni aliene: arriva l’X-Files più complottista di sempre
Presentato al "Noir in Festival di Courmayeur" il primo dei sei episodi della miniserie che celebra il ritorno di Mulder e Scully: tra apparizioni aliene vere o presunte e complotti politici post 11 settembre, il nemico dell'umanità si annida nell'umanità stessa.

Courmayeur è terra di mistero, specie quando è di scena il Noir in Festival. Alcuni dei misteri che i giornalisti intervenuti sotto l’egida di Fox si sono trovati a risolvere sono stati di natura pratica e concreta, per esempio: come è possibile che in pieno dicembre, in Val D’Aosta, faccia più caldo che a Milano? Altri misteri avevano contorni onirici, come quello dell’albergo dove era alloggiata buona parte della stampa, un edificio caratteristico di 4 piani con vista montagna. Di notte, premendo il tasto 4 sull’ascensore, si finiva al quinto piano, non previsto dalla planimetria catastale, un piano in apparenza come gli altri ma in realtà un non-luogo in cui svolazzavano una vespa e una mosca. Qualcosa di simile è accaduto al protagonista di Dance-dance-dance, di Haruki Murakami e a Max Pezzali ne La donna il sogno e il grande incubo, dunque tutti erano in buona compagnia, apocalittici e integrati, esoterici e razionalisti, ufologi e membri del Cicap.

Se si parla di UFO, poi, il riferimento a X-Files, serie culto da 9 stagioni, 202 episodi, 16 Emmy e 5 Golden Globe, in rampa di lancio per un ritorno in grande stile su Fox (canale 112 Sky) a partire dal 26 gennaio (poi su Sky on demand) è d’obbligo. Il primo dei 6 episodi della nuova miniserie ha le carte in regola per soddisfare gli addicted della prima ora e le nuove leve. Ci sono Scully (Gillian Anderson) e Mulder (David Duchovny) che si ritrovano dopo anni di silenzio, una liason interrotta e un figlio in comune. La prima sembra Dorian Gray, non è invecchiata affatto, il secondo sembra il ritratto di Dorian Gray, quello nascosto in soffitta, imbolsito dai bagordi di Californication e forse, proprio per questo, acclamato in sala durante la proiezione da spettatrici e spettatori in evidente scompenso ormonale. Scully è tornata a fare il medico, Mulder a inseguire i suoi fantasmi. Il duo viene richiamato all’investigazione quando un giornalista d’inchiesta suggerisce loro di cercare Sveta, una ragazzina con apparenti poteri paranormali che sostiene di essere stata rapita anni prima dagli alieni per essere studiata. L’espediente narrativo è la leva con cui vengono ribaltati gli orizzonti progettuali della sceneggiatura: dietro al rapimento di Sveta potrebbero non esserci gli alieni, ma frange corrotte del governo americano che avrebbero approfittato di un’unica vera apparizione UFO sul pianeta Terra, quella di Roswell nel 1947, per impadronirsi delle tecnologie extraterrestri e soggiogare il pianeta dietro al paravento dell’azione politica.

Una sorta di divertente complotto degli Illuminati che renderebbe felice Adam Kadmon e magari qualche ala oltranzista grillina. Soprattutto, un modo per garantirsi libertà di contaminazione argomentativa: la paura del diverso, le incertezze di un Paese, gli Stati Uniti d’America, non più dominus degli scenari internazionali, l’11 settembre, il terrorismo islamico, le scie chimiche, persino le apparizioni aliene presunte. Ogni colpo di scena, anche solo accennato e riconducibile ad operazioni occulte orchestrate da politicanti ambiziosi, mostra come il nemico dell’uomo sia da sempre l’uomo, benché la tentazione di cercarlo nell’ “altro da sé” rimanga forte. Il tutto raccontato col piglio incalzante di una serie moderna, più rapida e densa rispetto ai ritmi cadenzati delle serie anni ’90. Senza escludere la componente sentimentale: la malcelata concupiscenza vicendevole negli sguardi di Mulder e Scully induce a sperare che la loro relazione non sia davvero giunta al termine, come vogliono farci intendere. Innescando però un altro mistero: come è possibile che le relazioni tra colleghi nelle serie americane godano di colpi di scena eclatanti e la realtà di noi poveri spettatori invece sia sempre piatta come le labbra di una soubrette prima del botox?

GLI APPUNTAMENTI CON X-FILES

Su FOX (Sky 112), lunedì 26 gennaio alle 21.00, doppio episodio della nuova mini-serie.

Dal 3 gennaio FoxCrime+2 (Sky 143) si trasformerà per un mese in FOX FILES, un pop-up channel dove, per la prima volta in Italia in HD, andranno in onda le 9 stagioni di X-Files.

La nuova serie sarà disponibile anche su Sky on Demand.

Anche Fox Animation (Sky 128), dal 6 gennaio celebrerà il ritorno di X-Files con una programmazione interamente a tema alieno. Partendo dall’episodio de I Simpson che vede Mulder e Scully “simpsonizzati”.

 

Gabriele Gambini
(nella foto,  la locandina di X-Files)