Pubblicato il 13/12/2015, 12:01 | Scritto da La Redazione
Argomenti:

Rassegna Stampa – «Csi» chiude con il botto: kamikaze si fa esplodere

Rassegna Stampa – «Csi» chiude con il botto: kamikaze si fa esplodere
Prima di salutare, con i dovuti onori, il ritorno televisivo di X-Files, il «Courmayeur Noir in Fest» ha deciso di dare l' addio ad un cult del piccolo schermo ormai prossimo alla chiusura. Puntata conclusiva a Natale.

Rassegna Stampa: Libero, pagina 27, di C. Cas.

 

 

Puntata conclusiva a Natale

«Csi» chiude con il botto: kamikaze si fa esplodere

 

 

Prima di salutare, con i dovuti onori, il ritorno televisivo di X-Files, il «Courmayeur Noir in Fest» ha deciso di dare l’ addio ad un cult del piccolo schermo ormai prossimo alla chiusura. Csi, la cui carriera encomiabile è declinata in quindici stagioni, tre spin-off e sei Emmy Awards, è tra le serie più longeve e apprezzate della televisione. Eppure, gli autori hanno deciso di mettere la parola fine alla crime story.

L’ ultima puntata di Csi è stata presentata in anteprima al PalaNoir di Courmayeur, dove una sala, per l’ occasione gremita, ha potuto applaudire l’ episodio con cui terminano le vicissitudini di Grissom e soci.

«Immortality», titolo eloquente del gran finale, è forse la puntata più attuale dell’ intera serie. Lunga quanto un film, si articola su piani multipli, così da toccare le piaghe di un mondo dilaniato da guerre e consumismo.

Con facilità e senza troppe pretese, l’ episodio numero 337 di Csi sfiora casinò e ludopatia, esplora le più perverse tra le relazioni umane, il dolore di una madre rimasta sola, senza più figli né nipoti. Poi si addentra nella questione religiosa, portando al banco degli imputati una donna dal volto coperto, colpevole di aver sposato un bombarolo. Bianco, però: l’ uomo morto suicida in un attacco terrorista è un americano come tanti, convertito all’ islam per amore e saltato in aria per ragioni che con la jihad hanno poco a che fare.

Csi, infatti, il cui ultimo episodio andrà in onda su Fox Crime (canale 116 di Sky) alle 21 del 25 dicembre, non manifesta la volontà di strumentalizzare i conflitti dell’ epoca moderna. Con l’ afflato di sempre, inesauribile nonostante sia ormai al capolinea, la serie si limita a porre questioni. Al centro della narrazione, però, non affolla risposte né infila congetture. Semina morte, raccontando la violenza dell’ uomo e la cattiveria che nasconde dietro lo spauracchio del progresso. Poi si ferma, senza mai varcare la soglia della strumentalizzazione. Per quanto attuale e vicina ai casi più tristi di cronaca nera, la serie non ha la pretesa di esulare dall’ ambito televisivo – dove, negli anni, ha saputo compiere una rivoluzione. È stata Csi per prima a spostare l’ attenzione dal morto alla morte. Ricostruendo in maniera puntuale il lavoro della scientifica: non la mente dell’ assassino, né il processo intuitivamente arbitrario del detective alla Sherlock Holmes.