Pubblicato il 04/12/2015, 18:32 | Scritto da La Redazione
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In “In Treatment” funziona eccome, il trattamento

In “In Treatment” funziona eccome, il trattamento
Riccardo Bocca, critico televisivo de “L’Espresso”, recensisce la serie tv di Sky Atlantic con Sergio Castellitto e Michele Placido.

Rassegna stampa: L’Espresso, pagina 107, di Riccardo Bocca.

Funziona eccome, il trattamento

Come spesso accade nel circo massimo e minimo della televisione, a contare davvero non è ciò che viene proposto al pubblico in video, ma piuttosto quello che manca. Basta seguire su Sky Atlantic In treatment (ogni lunedì alle 19.40 e 23.10), per esserne persuasi. Latita, da questa psiconovela alla sua seconda stagione, il gusto dolciastro di voler sedurre a tutti i costi il pubblico. Latita la superficialità che spesso delegittima storie e attori, affogando il senso delle sceneggiature in un pozzo di banalità. E latita, soprattutto, la ridondanza dell’inutile, altre volte posta al centro dei dialoghi e delle riprese. Quello che al contrario si trova, nell’esperienza personale e professionale del tormentato psicoterapeuta Giovanni Mari (Sergio Castellitto, in questa produzione al meglio di sé) è il senso effettivo del Contemporaneo.

La consapevolezza, cioè, che la complessità del postmoderno non consente agili vie d’ uscita o risposte istantanee, ma richiede l’esatto opposto: ovvero proprio la capacità di analisi che il professor Mari brandisce nella sua abitazione-studio con i suoi pazienti (tra tutti, un meraviglioso Michele Placido). Da qui, dunque, da questa sfida alle menzogne rivolte sia a se stessi che agli altri, parte il tragitto del guardarsi dentro e accettare cosa si è diventati. Senza superflue musiche di sottofondo e senza traccia di effetti speciali nella regia guidata da Saverio Costanzo. Tutto, all’interno della versione italiana di In treatment, funziona. Il che è evidente, stride con la realtà, ma contribuisce nel profondo a capirla.

 

(Nella foto il cast di In Treatment)