Pubblicato il 12/08/2015, 13:31 | Scritto da La Redazione

Talent show, calcio e news. Così la nuova Mtv sarà davvero generalista

Talent show, calcio e news. Così la nuova Mtv sarà davvero generalista
Come cambia un «brand» globale. Dopo l'acquisizione di Sky, probabile che lo storico canale musicale trasmetta anche X Factor e Masterchef. Oltre che SkyTg24 e le partite

RASSEGNA STAMPA: Il Giornale, pagina 27, di Paolo Giordano

 

IL RETROSCENA Come cambia un «brand» globale

Talent show, calcio e news

Così la nuova Mtv sarà davvero generalista

 

Dopo l’acquisizione di Sky, probabile che lo storico canale musicale

trasmetta anche X Factor e Masterchef. Oltre che SkyTg24 e le partite

 

Ma mica sparisce: Mtv cambia soltanto pelle. Dopotutto è il brand globale che in 35 anni ha saputo adattarsi meglio all’evoluzione del costume. Primo agosto 1981: trasmette Video killed the radio star, debutto ufficiale del canale americano. Primo agosto 2015: Viacom cede a Sky sostanzialmente il pulsante numero 8 del telecomando generalista, quello occupato da Mtv. Mtv passa a Sky. La Mtv generation affronta un altro cambiamento dopo l’apertura ai talk show e la cancellazione, qualche anno fa, dello slogan Music Television sotto il logo. Un’operazione dai riflessi enormi che, in buona sostanza, consegna alla diffusione generalista terrestre ancora una supremazia (ma per quanto?) che fino a due anni fa sembra destinata ad affondare. Per capirci, una grande quantità di pubblico televisivo, quella anagraficamente più alta ma non solo quella, non ha ancora accettato di andare oltre il pulsante 9. Semplicemente non ne sente il bisogno. Ci vuole tempo. E Sky ha provato ad anticiparlo, seguendo l’esempio di Discovery che qualche tempo fa rilevato Deejay Tv sul canale 9. È il «turmoil» televisivo, lo scompiglio che da almeno cinque anni fraziona un mercato pressoché inalterato per decenni. E Mtv, che ben prima di Spotify ha abituato il pubblico a una fruizione generalista della musica (fatti salvi gli estremi tipo punk, metal o folk), consegna il proprio brand a un’altra evoluzione. Per ora, si capisce, sono soltanto indiscrezioni, visto che il palinsesto autunnale sarà presentato soltanto a settembre. Però sembra piuttosto probabile che sulla Mtv «terrestre» la percentuale di musica si ridurrà, rimarranno produzioni accolte con sospetto dai telespettatori della prima ora ma decisamente significative come Sedici anni e incinta oppure Caffish, Ginnaste-Vite parallele, Il Testimone di Pif e continua ovviamente il megaevento Mtv Europe Music Awards che tra l’altro quest’anno sarà proprio a Milano. Insomma il brand Mtv rimane di Viacom. Ma dai palinsesti Sky arriveranno altri contenuti che sono oltretutto assai caratterizzanti. ComeSkyTg24, del quale su Mtv andranno in onda alcune edizioni. O l’Europa League, della quale Sky possiede i diritti oltre a quelli di serie A e B. Per assurdo, e naturalmente non è ancora certo, Mtv potrebbe trasmettere il derby Milan Inter o la sfida scudetto qualche ora dopo la diretta su Sky. E poi i talent show come X Factor o Masterchef. Una svolta niente male, vero? Nel dettaglio, è una mossa strategica con grandi effetti sul medio termine più che nell’immediato. Ma è anche simbolica. E per nulla tascurabile. La forza di Mtv, che per decenni ha fatto il bello e il cattivo tempo nella musica pop, consacrando centinaia di star e trascurandone altre, è sempre stata quella di adattarsi al proprio pubblico, crescendoci insieme. Lo ha fatto anche stavolta. Dopotutto il «core business» di questo canale rimarrà inalterato su Mtv Next, visibile sul 133 di Sky, che manderà in esclusiva i Video Music Awards da un miliardo di spettatori e che a settembre godrà di una sorta di reloading interattivo. Chi vuole musica in video h24, proprio come accedeva negli anni Ottanta o Novanta, potrà accontentarsi qui. Per tutti gli altri è attesa una piccola/grande rivoluzione. Insomma, fermo restando che sopravvive anche Mtv Music sul 67 del dtt, lo sbarco parziale del palinsesto Sky su Mtv è una mossa che sullo scacchiere scatena un lungo, complicato e, per noi umani, imprevedibile effetto domino perché, nel suo complesso, la televisione sta imparando a suonare un’altra musica per entrare nel futuro e rimanerci.