Pubblicato il 26/07/2015, 14:04 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso: “Altro che crisi, telegiornali in ottima salute: aumentano gli spettatori”

Aldo Grasso: “Altro che crisi, telegiornali in ottima salute: aumentano gli spettatori”
Secondo il critico televisivo del “Corriere della sera”, analizzando i dati del 2014-2015, i tg delle reti generalisti hanno aumentato i loro ascolti.

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 43, di Aldo Grasso.

Altro che crisi, telegiornali in ottima salute: aumentano gli spettatori

Altro che crisi, i telegiornali sembrano in ottima salute, forse il genere più amato e consumato sulla tv terrestre gratuita. Sono 12.234.000 le persone che, mediamente, alle otto di sera, seguono uno dei tre notiziari principali offerti dalla televisione generalista. L’incremento, rispetto allo scorso anno, è di più di 100.000 individui. Dunque, quando sembra che le notizie vogliano inseguirci in ogni luogo e in ogni momento della giornata sulla rete, sul cellulare, sul tablet e via dicendo il mezzo preferito dagli italiani per informarsi resta il vecchio tg, col suo appuntamento e il suo rituale di racconto. Sono le conclusioni che si traggono analizzando l’andamento della stagione 2014-2015 che si è appena conclusa (da settembre all’inizio dell’estate, quando i consumi tv tendono fisiologicamente a diminuire).

Se si considera che l’offerta della sera comprende altri quattro notiziari, fra le 18.30 e. le 21.00 (Studio Aperto, Tg3, Tg4 e Tg2), il dato diventa ancora più significativo: quasi diciotto milioni di spettatori. Nel corso dell’ultima stagione si è assistito a un consistente ritorno ai notiziari più istituzionali, Tg1 e Tg5 in primis, a parziale detrimento delle testate minori, e della differenziazione degli stili e delle linee editoriali. In particolare; cresce quest’anno il più istituzionale dei tg, quello trasmesso su Rai 1: da settembre e fine maggio si sfiora, per un soffio, il tetto dei 6 milioni di spettatori, per una share del 24,5%. Il picco per il Tg1 è toccato a gennaio, quando si superano i 7 milioni di spettatori, quasi 27% di share. Insegue, distaccato di un milione di spettatori, il Tg5 delle otto: poco meno di cinque milioni di spettatori medi, il 19,9% della platea televisiva. Il tg delle tv generaliste si conferma il più rituale dei consumi mediali.

 

(Nell’immagine il logo del Tg1)