Pubblicato il 03/05/2015, 14:01 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – LA BAND “STATO SOCIALE”: «CENSURATI DALLA RAI PER IL BACIO GAY SUL PALCO DEL PRIMO MAGGIO ROMANO»

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 27, di Mauro Favale

 

LA POLEMICA LA BAND “STATO SOCIALE” ACCUSA. LA REPLICA: “NON SAPEVAMO”

 

“Censurati dalla Rai per il bacio gay sul palco del Primo Maggio romano”

 

ROMA. Alla fine, sulle note di “In due è amore, in tre è una festa”, un bacio c’è anche stato: a fior di labbra, in favore di telecamera, protagonisti due dei cinque componenti dello “Stato Sociale”, band elettropop bolognese. Eppure, nelle intenzioni, sul palco del Concartone del Primo maggio in piazza San Giovanni, di baci ce ne dovevano essere sei, molto più intensi, lunghi almeno un minuto, tra coppie reali: due etero, due lesbo e due di ragazzi gay. E invece, i 12 invitati che aderiscono alla campagna di Arcigay #lostessosì sono rimasti tra il pubblico. La loro performance (sarebbero dovuti salire sul palco tutti insieme, poi “riconoscersi”, formare le coppie e baciarsi) è stata bloccata dall’organizzazione del concerto un’ora prima dell’esibizione andata in onda, in diretta su Rai Tre, intorno alle 22, in piena “fascia protetta”. Censura omofoba? È la convinzione dell’Arcigay che, col suo presidente Flavio Romani, ha denunciato l’accaduto prendendosela con Rai Tre che avrebbe «impedito» la coreografia: «Gli organizzatori conferma Romani -hanno comunicato che la Rai non intendeva mandare in onda quel contenuto essendo la trasmissione ancora in fascia protetta». Un’accusa respinta dalla Rai: «L’azienda non sapeva nulla e non è stata coinvolta in alcuna decisione in proposito da parte degli organizzatori dell’evento». Da parte loro, questi ultimi ne fanno una questione di tempistica: «Solo due giorni fa ci era stato comunicato che ci sarebbe stata una coreografia. Non sapevamo dipiù»,dice Massimo Bonelli di ICompany. Dietro al palco, ripreso dalle telecamere di Repubblica tv, Bonelli si sfoga col manager dello Stato Sociale, Matteo Romagnoli: «Se tu chiami coreografia un bacio di due minuti mi stai prendendo in giro. Le cose si provano prima. Qui non vogliamo improvvisare». Per Roma, il bacio durante il set degli Stato Sociale gli organizzatori del Concertone, dunque, se la performace «fosse stata annunciata per tempo sarebbe andata in onda». «Ma le comunicazioni sono state precise e preventive», ribatte il manager degli Stato Sociale, saliti sul palco in calzamaglia nera, avvertendo il pubblico che «per venire incontro a esigenze di censura, questo concerto andrà in onda con la band oscurata». Il riferimento era al cambio di scaletta, con la cancellazione del brano ‘Mi sono rotto il cazzo”, imposta per la “fascia protetta”: «Avevamo accettato la modifica, non pensavo di avere problemi con un bacio di un minuto», spiega ancora Romagnoli. «La sensazione conclude il presidente dell’Arcigay Romani è che l’altra sera, dietro al palco del Primo maggio, abbiamo assistito a uno scaricabarile tra Rai e organizzazione del concerto. Per sapere chi ha deciso davvero, chiederemo l’intervento della Vigilanza».