Pubblicato il 25/03/2015, 17:00 | Scritto da La Redazione

FRANCESCO SPECCHIA: “NE ‘I TARTASSATI’, RACCONTO L’ECONOMIA DA TOTÒ A RENZI. LA TV DEL FUTURO? TEMATICA, LOW COST E DI QUALITÀ”

FRANCESCO SPECCHIA: “NE ‘I TARTASSATI’, RACCONTO L’ECONOMIA DA TOTÒ A RENZI. LA TV DEL FUTURO? TEMATICA, LOW COST E DI QUALITÀ”
Dall’economia italiana all’economia della tv. Il giornalista di “Libero” si racconta a TVZOOM e ci racconta il programma che conduce su Reteconomy (canale 816 di Sky), in onda ogni mercoledì alle 22 e dal giovedì su TgCom24. meta name=”news_keywords” content=”reteconomy, fracnesco specchia, tgcom24, skt, i tartassati“ «Quando incontro la tributaria, mi si chiude la bocca […]

Dall’economia italiana all’economia della tv. Il giornalista di “Libero” si racconta a TVZOOM e ci racconta il programma che conduce su Reteconomy (canale 816 di Sky), in onda ogni mercoledì alle 22 e dal giovedì su TgCom24.

meta name=”news_keywords” content=”reteconomy, fracnesco specchia, tgcom24, skt, i tartassati

«Quando incontro la tributaria, mi si chiude la bocca dello stomaco». Parole del Cavalier Torquato Pezzella, alias, Totò nel mitico film di Steno, I Tartassati. E, forse, proprio per evitare o, quantomeno limitare, questo pensiero sempre più comune, è stata creata l’omonima trasmissione. Ironia e informazione possono coesistere. Trattare le cose in maniera leggera, anche. E allora la risposta è nei 25 minuti di messa in onda del programma di Reteconomy (Sky canale 816), per la seconda stagione, in tv ogni mercoledì alle 22 e dal giovedì su TgCom24. In front il giornalista di Libero e conduttore tv, Francesco Specchia, che assieme alla giornalista di Affari&Finanza, Gaia Giorgio Fedi, costruiscono, progettano,  ideano e strutturano ogni puntata. Lo staff si completa con la joint venture con dei professionisti del settore, come con il Philippe Daverio degli avvocati, Giuseppe La Scala e alcuni corrispondenti sparsi per l’Italia che, telecamerina alla mano, vanno a pizzicare testimonianze “dalla strada”.

La prima domanda è d’obbligo. La conosciamo come esperto di tv e politica. Come si è ritrovato a condurre un programma di economia?

«Avevano in mente un programma che facesse servizio pubblico trattando l’economia in modo veloce, breve e divulgativo, in modo leggero, per questo mi hanno chiamato: venendo dalla politica e dalla televisione, di economia non ne sapevo granchè – scherza Specchia ma il senso ci sta tutto nella spiegazione – Avevano capito che dovendo conoscere e raccontare io per primo questi temi che non erano di mio uso comune, sicuramente avrei usato un linguaggio che avrebbe recepito la stragrande maggioranza delle persone».

Come nasce I Tartassati e perché la citazione del film di Steno?

«Parte dal divulgare in modo lieve ma nello stesso tempo completo e divertente l’economia,  a tutte quelle persone che si fanno domande sulla materia e sul fisco ma che non riescono ad avere le risposte e a capire che sta succedendo ai loro portafogli, cercando, quindi, di non annoiare lo spettatore. In un percorso che parte da Totò per arrivare a Renzi”.

Cosa succede nei 25 minuti di trasmissione?

“C’è una parte di talk in cui sono ospiti alcuni dei protagonisti dell’economia italiana ma con il taglio “alle iene” per intenderci. Poi c’è la parte de “Il tartassato della settimana” che può essere dalla persona della strada, al negoziante alla grande azienda. Ormai I Tartassati sta diventando un programma di riferimento per coloro che reclamano o richiedono informazioni in materia di fisco”.

Come scegliete gli argomenti?

“Restando sull’attualità e per il titolo di solito scegliamo citazioni di film, tanto per far capire la cifra che intendiamo dare alla puntata. Poi, tutte le settimane abbiamo un argomento su cui vertono tutti i programmi di Reteconomy, ognuno lo declina in base alle proprie trasmissioni. Questa settimana protagonista sarà il food”.

I tartassati è un format che sta andando anche su TgCom24. Vedremo la trasmissione anche in altre tv?

“E’ un programma low cost e mira a una buona fattura, di qualità, con service che di solito fanno programmi con Mediaset e Rai. Abbiamo un contatto aperto con Mediaset, vediamo che succede».

E il servizio pubblico?

«Sappiamo che il direttore di Rai 3 Andrea Vianello si è interessato al programma, ci fa piacere».

La tv, secondo lei,  sta diventando sempre più tematica?

«Sì e sicuramente è sempre più verticale e deve contare su uno spettatore liquido, tra social eccetera. Sicuramente sarà una tv con molti tagli ai costi, come sta già facendo Cairo. Verrà premiata la qualità e soprattutto le buone idee. Il problema resterebbero gli agenti tv, i loro cachet e la rilevanza politica di qualcuno di loro».

 

Erika Barbacelli

 

(Nella foto Francesco Specchia)