Pubblicato il 05/03/2015, 17:33 | Scritto da La Redazione

VALERIA GRACI: “VI RACCONTO COM’È NATA LA MIA IMITAZIONE DI FEDERICA PANICUCCI”

VALERIA GRACI: “VI RACCONTO COM’È NATA LA MIA IMITAZIONE DI FEDERICA PANICUCCI”
Il tormentone “La Fede, la Pani, la Cucci”, dal palco di “Colorado” sta infestando il web con successo crescente. TVZOOM ha incontrato la comica per farsi spiegare com’è nata l’idea e quali sono le sue peculiarità.meta name=”news_keywords” content=”valeria graci, federica panicucci, colorado“ La Fede, la Pani e la Cucci, tre entità in una – senza scomodare […]

Il tormentone “La Fede, la Pani, la Cucci”, dal palco di “Colorado” sta infestando il web con successo crescente. TVZOOM ha incontrato la comica per farsi spiegare com’è nata l’idea e quali sono le sue peculiarità.meta name=”news_keywords” content=”valeria graci, federica panicucci, colorado

La Fede, la Pani e la Cucci, tre entità in una – senza scomodare arditi raffronti metafisici – è il nuovo tormentone televisivo? Di certo l’imitazione della conduttrice di Mattino Cinque da parte di Valeria Graci a Colorado diverte il pubblico e spopola sui social. C’è anche chi sogna di vedere la Graci e la Panicucci assieme sullo stesso palco con l’immancabile tacco 12. Il tacco sui maccheroni.

Valeria, ripercorriamo le tappe. La genesi dell’imitazione.

«Ogni volta che mi sottopongo al trucco per Peppia Pig di Striscia la notizia vado al Centro Palatino di Roma. Lì hanno sempre i televisori sintonizzati su Canale 5 e alla mattina la Panicucci è immancabile. Mi divertiva il suo passare da un argomento all’altro con quel suo tipico tono glamour-fashion. Ho iniziato a scherzarci su per gioco. Le truccatrici ridevano di gusto. Col mio autore, Davide Lubrano, abbiamo lavorato sul personaggio per proporlo ai provini di Colorado. Il risultato è stato esplosivo».

Il gioco sta nell’esasperare con tono caricaturale la gestualità e le caratteristiche dell’interessata.

«Ho dovuto lavorarci tanto. All’inizio, l’imitazione non mi veniva bene. Teniamo presente che la nostra fisicità è agli antipodi: io sono bassa e ho i fianchi larghi, lei è alta e magra. Il gioco sta nel riuscire a individuare i tratti distintivi della persona imitata e inserirli in modo surreale nel contesto. I contenitori come Mattino Cinque saltano dalla cronaca nera ad argomenti frivoli. Questa è una delle leve su cui ho puntato per l’imitazione: esasperare i blocchi argomentativi dei talk mettendone in luce gli aspetti quasi bipolari».

E poi, trovare il tormentone linguistico giusto.

«Pensa che “La Fede, la Pani e la Cucci” è nato per caso. È stato Carlo Pistarino a insistere perché lo inserissi nei dialoghi. Mi sono fidata di lui come Rose si è fidata di Jack sul ponte del Titanic. Ha funzionato. Così come ha funzionato inserire piccoli riferimenti a quella tv degli anni ’90 in cui Federica ha mosso i primi passi».

Sa che numerosi follower su Twitter hanno chiesto alla Panicucci un commento sulla sua imitazione?

«Sì, e so anche che lei, al momento, non ha commentato. Non so che opinione si sia fatta. Ricordo quando imitai Michelle Bonev. Sulle prime mi chiamò per farmi i complimenti, poi, forse incalzata da alcuni contenuti un po’ forti, mi diffidò. Certo, si trattava di argomenti diversi. Ma è bene che prevalga sempre l’intento giocoso. Il web, in questo, aiuta: l’ho notato anche quando ho pubblicato una clip con una parodia di 50 sfumature di grigio».

Ha mai incontrato personalmente Federica?

«Nel 2007, ai tempi di Scherzi a Parte. Lei fu una delle ospiti in puntata. Poi non ci siamo più incontrate».

Che cosa vedremo questo venerdì a Colorado?

«Mi concentrerò sulla presunta rivalità di Federica con Barbara D’Urso. La farò appropriare di quella gestualità peculiare con cui la D’Urso ringrazia per gli ascolti. Paolo Ruffini mi farà notare che io non sono la D’Urso e io risponderò come accaduto nella prima puntata: sottolineando l’apostrofo del suo cognome come motivazione per cui viene sempre… apostrofata».

Come si trova, a gestire il suo personaggio sul palco assieme a Ruffini?

«Con Paolo ci divertiamo moltissimo. Cerco sempre di non guardarlo negli occhi per non scoppiare a ridere. Quel che mi piace di quest’edizione di Colorado è lo spirito di gruppo. Sembra quasi di trovarsi allo Zelig dei tempi migliori. Una sorta di ritorno in famiglia, per noi comici. Ma anche per i truccatori e le maestranze. C’è la stessa atmosfera di quando, con Katia, facevamo la parodia di Uomini e Donne».

E c’è un discreto numero di comiche donne.

«Barbara Foria, Alice Mangione… ci confrontiamo senza invidie. Ci supportiamo. Siamo riuscite a fare branco in un ambiente tradizionalmente maschile».

Venerdì sarà quasi in sovrapposizione: a Striscia con Peppia Pig e a Colorado con la Panicucci.

«E già c’è chi chiede se tra Peppia e Pippo (Civati, ndr), ci sia del tenero, visto che è il politico che più di tutti si diverte a giocare con lei (ride, ndr). Sapete cosa rispondo? Tra loro c’è del feeling!».

Una curiosità: Civati l’ha mai vista senza maschera?

«No, mai. Potrebbe avere una delusione, abituato a vedermi col naso da maialina (ride, ndr). Chissà se guarda Colorado! E chissà se ha capito che l’imitatrice della Panicucci e Peppia Pig sono la stessa persona».

Beh, un modo per scoprirlo, c’è. Si sostituisca alla vera Panicucci nella conduzione di Mattino Cinque e inviti in trasmissione proprio Civati. Così il cerchio si chiuderebbe.

«Perfetto! Ci sto. Anche se ho come l’impressione che Federica, quella vera, non me lo consentirebbe…».

Mai porre limiti alla Provvidenza televisiva.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Valeria Graci truccata da Federica Panicucci per Colorado)