Pubblicato il 26/02/2015, 15:32 | Scritto da La Redazione

ANALISI: “THE VOICE” BATTE “SOLO PER AMORE” SUL TARGET MEDIASET. SHARE RECORD DEL 24% TRA I GIOVANI DIGITALI

ANALISI: “THE VOICE” BATTE “SOLO PER AMORE” SUL TARGET MEDIASET. SHARE RECORD DEL 24% TRA I GIOVANI DIGITALI
La prima puntata delle blind audition corre e vince sia sul target commerciale, che usa come riferimento Publitalia, che su quello di Sky. Il talent show di Rai 2 fa il massimo e ottiene i consensi migliori presso i ragazzi della bit e social generation: tra i 12-17enni il talent fa il 24,09%, mentre tra […]

La prima puntata delle blind audition corre e vince sia sul target commerciale, che usa come riferimento Publitalia, che su quello di Sky. Il talent show di Rai 2 fa il massimo e ottiene i consensi migliori presso i ragazzi della bit e social generation: tra i 12-17enni il talent fa il 24,09%, mentre tra i 18-24enni riscuote il 23,33%.meta name=”news_keywords” content=”the voice, target, solo per amore, rai 2, ascolti, auditel

Un ponte verso le nuove generazioni, quelle native digitali e social addicted. Ma anche un bel radicamento tra le fasce d’età con più potere di spesa e una naturale appetibilità anche per Sky e Mediaset. La scomposizione per target del pubblico che ha concorso a determinare il successo di The Voice of Italy offre interessanti indicazioni supplementari. Che il talent abbia fatto bene alla proposta della Rai lo dimostra già il dato, complessivo, quello degli individui all’ascolto. Superare tre milioni su Rai 2, come la prima puntata delle blind audition ha fatto ieri, si può considerare un unicum, anche per una rete che nelle ultime stagioni ha lanciato format con un certo appeal popolare. Con il 12,96% di share il programma condotto da Federico Russo e Valentina Correani, con la nuova giuria composta da J-Ax, Noemi, Piero Pelù e quindi Francesco e Roby Facchinetti ha staccato di mezzo punto un titolo forte e roccioso come Chi l’ha visto?, storicamente tosto specie nell’opposizione al calcio (ieri c’era la Champions League sia su Italia 1 in chiaro che in versione pay su Sky). E l’ha oltretutto potuto fare fermando davanti al teleschermo un pubblico con un’età media di 45 anni, che per Viale Mazzini è una rarità.

Per intenderci: ieri i convitati di Federica Sciarelli avevano mediamente sessant’anni e quelli del film Usa sull’ammiraglia, Il matrimonio che vorrei, cinquantanove; invece, dall’altra parte della barricata, cinquantatre anni faceva la media di ascolto della fiction di Canale 5 (Solo per amore) e perfino Le Invasioni Barbariche, che fermavano solo un manipolo di 650mila spettatori, era tarato su un uditorio più anziano (55 anni). Presentando la propria nuova offerta commerciale, la concessionaria della tv pubblica ha sottolineato come il pubblico alto spendente oramai si concentri nel target 35-64 anni; ma coltivare e fidelizzare il pubblico più giovane rimane comunque la mission della seconda rete. L’analisi più di dettaglio dei risultati del programma sui vari target dice comunque che sui 35-64enni amati da Rai Pubblicità The Voice ha riscosso il 13,77%. Pelù e soci hanno conseguito il 15,04% sul più sfidante target commerciale di Mediaset (15-64), vincendo su questo fronte e su questo indicatore la serata, battendo allo sprint la storia con Antonia Liskova (al 15,02%). Una performance ancora migliore però il talent l’ha fatta sul target commerciale considerato da Sky (15-54 anni), su cui ha portato a casa nientemeno che il 16,5% di share. In sostanza – dimostrano i dati – se Viale Mazzini e Rai 2 dovessero decidere di rinunciare al titolo, come hanno fatto con X Factor (atterrato su SkyUno) e l’Isola dei Famosi (pezzo forte di Canale 5 in questa stagione), sia per Cologno che per la pay di Milano Santa Giulia sarebbe coerente e vantaggioso trasmettere il format.

Che The Voice sia ideale per fare funzionare dinamiche da ‘second screen’ e avere evoluzioni proficue sui social, infine, lo dicono chiaramente i dati che segnalano i target su cui il programma è più forte: tra i 12-17 il talent fa il 24,09%, mentre tra i 18-24 riscuote il 23,33%. Secondo i dati forniti da Audisocial, infatti, la prima puntata del talent show di Rai 2 ha ricevuto 73.928 tweet inviati da 14.082 utenti unici, mentre sulla fan page ufficiale di Facebook i fan hanno interagito con 12.000 post pubblicati da 1.688 utenti unici e 49.478 like. Il più coach twittato è stato J-Ax con 14.005 tweet, poi le new entry Roby e Francesco Facchinetti (9.509), Noemi (7.610) e Piero Pelù (4.250). Mentre il picco dei tweet e di commenti su Facebook durante la serata è stato raggiunto alle 21.21 con l’esibizione di Alessandra. Su Facebook il post con più like, condivisioni e commenti è sulla scelta di Raffaele Esposito di entrare nel team di J-Ax.

 

Emanuele Bruno

 

(Nella foto i coach di The Voice)