Pubblicato il 17/02/2015, 14:31 | Scritto da La Redazione

“L’ORIANA” È UN’OCCASIONE PERSA: RECITATA MALE E SCRITTA PEGGIO. MA RAIFICTION FA BENE A PUNTARE SU PROGETTI AMBIZIOSI

“L’ORIANA” È UN’OCCASIONE PERSA: RECITATA MALE E SCRITTA PEGGIO. MA RAIFICTION FA BENE A PUNTARE SU PROGETTI AMBIZIOSI
La direttrice dei prodotti seriali di Viale Mazzini, Tinny Andreatta, è brava e il successo di “Braccialetti rossi” di domenica lo dimostra. Attenzione, però, a non curare nel modo giusto prodotti coraggiosi e difficili come la miniserie su Oriana Fallaci.meta name=”news_keywords” content=”l’oriana, braccialetti rossi, tinny andreatta, isola dei famosi, rai 1“ Non può sempre andare […]

La direttrice dei prodotti seriali di Viale Mazzini, Tinny Andreatta, è brava e il successo di “Braccialetti rossi” di domenica lo dimostra. Attenzione, però, a non curare nel modo giusto prodotti coraggiosi e difficili come la miniserie su Oriana Fallaci.meta name=”news_keywords” content=”l’oriana, braccialetti rossi, tinny andreatta, isola dei famosi, rai 1

Non può sempre andare bene. Se domenica sera la seconda (attesa) stagione di Braccialetti rossi ha fatto il pieno di ascolti su Rai 1, nonostante la partita della Juventus sulle pay tv, ieri sera L’Oriana, sempre sull’ammiraglia di Viale Mazzini, è stata un mezzo flop. Certo, raccontare la storia di una donna così complessa, Oriana Fallaci, che ha partecipato, vissuto e descritto i grandi eventi del secondo Novecento, era impresa ardua. Non certo un prodotto di massa, però la resa della miniserie prodotta da Fandango per Raifiction è la classica “occasione persa”. Vittoria Puccini, nei panni della giornalista toscana, è sembrata davvero fuori luogo, sempre sopra le righe, come se la Fallaci fosse una nevrotica rissosa. Oltre che recitata male, la serie è stata scritta in maniera dozzinale da Rulli e Petraglia. È vero che su Rai 1 bisogna abbracciare un pubblico più ampio possibile, ma scadere nella banalità è un difetto inaccettabile. Soprattutto se si cerca di raccontare una donna che banale non è stata.

Detto questo, il progetto voluto dal direttore di Raifiction, Tinny Andreatta, è ambizioso e coraggioso, come devono essere i prodotti della tv di Stato. Dispiace quindi vedere Oriana Fallaci perdere sonoramente con L’Isola dei Famosi su Canale 5, ma la Rai deve sempre puntare in alto, non dimenticare mai la missione di servizio pubblico. Se poi la maggioranza degli italiani preferisce gli smutandati in cerca di fama e fame, non importa, quello è il terreno della tv commerciale: è fondamentale, però, che la tv di Stato non la rincorra sullo stesso piano, come spesso ha fatto negli ultimi decenni. La signora Andreatta è brava, lo ha dimostrato anche domenica con Braccialetti rossi, progetto oggi osannato da tutti, ma su cui un anno fa in pochi avrebbero scommesso. La fiction ormai tiene in piedi Rai 1, nonostante la boccata d’ossigeno che Giancarlo Leone ha preso con il Festival di Sanremo di San Carlo Conti, e allora la prossima volta, magari, bisognerebbe cercare di curare meglio scrittura e recitazione, per evitare di sprecare occasioni importanti.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Vittoria Puccini nei panni di Oriana Fallaci)