Pubblicato il 15/02/2015, 16:02 | Scritto da La Redazione

MEDIASET RICICLA PROGRAMMI E NON FA PIÙ INNOVAZIONE. SENZA SPERIMENTAZIONE NON C’È CRESCITA, IN TV COME NEL PAESE

Cologno Monzese rispecchia lo stato di salute dell’Italia. Le tv di Berlusconi negli anni Ottanta e Novanta avevano fatto, nel bene e nel male, da avanguardia. Oggi questo ruolo, per paura, si è persometa name=”news_keywords” content=”karaoke, scherzi a parte, canale 5, mediaset, silvio berlusconi

Il ritorno del Karaoke. L’annuncio di prime serate del Maurizio Costanzo Show. Il remake di Scherzi a Parte. L’ennesima edizione dell’Isola dei Famosi, versione Canale 5. About Love come rivisitazione di Stranamore e Colpo di Fulmine. Leggere le novità televisive delle reti Mediaset è come sfogliare un album di ricordi. Mediaset, la televisione commerciale, il motore dell’innovazione del mercato televisivo degli anni ‘80 e ‘90, è una macchina che si è fermata. E che ora va in retromarcia. E la paura di Cologno Monzese di innovare i prodotti  rispecchia la paura di un intero Paese, che guarda indietro a una mitica età dell’oro, che ormai non c’è più. Gli antiberlusconiani magari gioiranno e se la rideranno, ma qui purtroppo non c’è niente da ridere. Questa paura imprenditoriale nasconde la paura di una nazione, che ha lo sguardo rivolto al passato e vede il futuro come una spaventosa incognita. La televisione di Silvio Berlusconi era stata, a modo suo, che piaccia o no, rivoluzionaria. Era stata comunque uno stimolo per incentivare la concorrenza e sviluppare la crescita del  mondo dei media. Laddove finisce la sperimentazione, finisce anche la crescita. Questo vale per ogni settore. Ancora di più per la televisione.

 

twitter@PietroBerna

 

(Nella foto Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno negli anni ’80)