Pubblicato il 12/02/2015, 11:02 | Scritto da La Redazione

SANREMO, GRUPPO D’ASCOLTO UNDER 24: BOCCIATI I SOLITI IDIOTI, TATANGELO E MORENO. PIACCIONO ZILLI E I GIOVANI

La redazione sanremese di www.radioluiss.it, formata da studenti dell’università romana Luiss, anche quest’anno per TVZOOM dà i voti alla seconda serata del Festival di Sanremo. tvzoomsanremometa name=”news_keywords” content=”festival di sanremo, radioluiss, carlo conti, nina zilli, soliti idioti

Anche in questa seconda serata del Festival di Sanremo si va dritti al sodo, senza passare dal “via”. Si inizia  con le sfide tra i quattro giovani ed è decisamente un gran modo per cominciare. Due delle nuove proposte vengono eliminate e lasciano subito la gara, ecco le nostre pagelle:

Kutso: voto 7,5

Vogliono letteralmente smontare il Festival. Si presentano con il chitarrista in mise floreale irriverente e portano sul palco una carica da vera rock band. Elisa è una serenata all’amore carnale, vero e senza lustrini, una presa in giro leggera e scanzonata. Fa venir voglia di cantare e il ritornello rimane in testa. Bravi, bravi.

Kaligola: voto 6

Va oltre l’opinione che avevamo di lui. Acerbo, ma mostra di certo che qualcosa su cui lavorare c’è. Il beat scorre fluido, ma da rivedere il testo in alcune parti.

Enrico Nigiotti: voto 6,5

Chitarra al collo e camicia jeans. Tra le nuove proposte, calca il palco con grande sicurezza e energia. Il brano è molto orecchiabile e radiofonico. Può decisamente funzionare e siamo piacevolmente sorpresi. Il pubblico reagisce bene con grandi applausi.

Chanty: voto 7,5

Da molti definita la Rihanna italiana fa riecheggiare la sua voce in tutto l’Ariston. Interessante l’arrangiamento e la melodia decisamente non sanremese. Porta decisamente una ventata di novità nella kermesse musicale. Il brano arriva, non è ripetitivo e stupisce. Gradiremo volentieri un secondo ascolto.

Molto coinvolgente la performance dei Pilobolus, che riescono a ricreare immagini e suggestioni attraverso un impressionante gioco di ombre. Questa sera le co-conduttrici Emma e Arisa sembrano trovarsi più a loro agio sul palco dell’Ariston. Rocìo scende in tutta la sua bellezza le scale con un vestito da sirenetta dorato e questa sera apprezziamo molto di più la scelta dello stilista. Ci piacerebbe poi che gli autori smettessero di farle leggere tristi proverbi in spagnolo e la lasciassero un po’ fare, il luogo comune della bella e stupida è superato. Joe Bastianich arriva come primo ospite e presentato come ristoratore tipo, ci descrive il suo menù per San Valentino. Si lancia addirittura in una performance canora intonando Quando, quando, quando di Tony Renis: per la serie tutti cantano Sanremo. Biagio Antonacci scende le scale con quel suo sguardo da inguaribile romantico e manda in visibilio le mamme e le zie d’Italia, ma anche le figlie. Canta Pino Daniele, noi apprezziamo, ma avremmo gradito di più l’originale. Ma la punta di diamante della serata è lei, Charlize Theron, alla quale manca poco  per arrivare ai 40 anni, bella come sempre racconta delle canzoni più importanti per lei. Speravamo di ridere con Pintus, ma stiamo aspettando ancora un momento di vera comicità. Tanti altri ospiti tra cui Pino Donaggio, Vincenzo Nibali, Marlon Roudette e Xavier Zanetti. A mezzanotte fa il suo ingresso in perfetto orario Conchita Wurst, vincitrice della passata edizione dell’Eurovision Song Contest. Carlo Conti non si sbilancia con le sue domande, che rimangono legate alla sfera artistica.

Veniamo ora alle nostre pagelle per le performance dei Big in gara:

Nina Zilli: voto 7,5

Sola è un deep blues, caldo e graffiante accompagnato da una voce potente. Ottima presenza scenica, sta sul palco da vera donna con un’eleganza d’altri tempi. Fino ad adesso è sicuramente una delle migliori tra i Big in gara.

Marco Masini: voto 7

Ritorna dopo 11 anni e sembra essere il Masini di sempre. Ma è una canzone matura, che riflette uno sviluppo artistico: quella che era la rabbia di Vaffanculo è ora consapevolezza e forza. Un brano in pieno stile Festival.

Anna Tantangelo: voto 4,5

Ci concede la sua consueta presenza al Festival, bella e ben vestita. Quest’anno speravamo facesse eccezione come l’anno passato. Libera è una canzone scialba senza carattere, ma la Tatangelo compensa con un arrangiamento neomelodico e una discreta voce.

Raf: voto 4,5

Brano debole, eccessivamente smielato e banale. Mancano la voce e l’interpretazione. Mancano tutti gli elementi per una performance comunicativa e coinvolgente. Canta sofferente e noi sofferenti ascoltiamo. Dopo 24 anni ci aspettavamo un ritorno degno degli esordi, ma per dirla come Bastianich ci sta “diludendo”.

Il Volo: voto 5

Temiamo che Claudio Villa si stia rivoltando nella tomba. Eccessiva pomposità e in questo caso il mix tra lirica e pop non sembra funzionare. Alle adolescenti e alle nonne piaceranno tantissimo, noi rimaniamo incerti.

Irene Grandi: voto 7-

Posata e introspettiva la cantante fiorentina presenta un brano piacevole all’ascolto, per quanto abbastanza ripetitivo. Ci aspettavamo più rock dalla sua voce. Rimane comunque una performance abbinata ad un prodotto di qualità.

Lorenzo Fragola: voto 6

Da questo ragazzo ci si aspettava tanto. Molto emozionato sembra che la canzone non sia fatta proprio per lui e all’ascolto resta un po’ freddo. Non sembra arrivare ai bassi, mentre si riprende con gli acuti. Ci pare che il testo e la musica non siano sulla stessa lunghezza d’onda. Melodia orecchiabile, ma la performance non ci convince totalmente.

Biggio e Mandelli: voto 4

Quella che doveva essere un’esibizione scoppiettante e ironica, finisce per essere una parodia di se stessa. Il testo ha del potenziale, ma la marcia che lo accompagna ci lascia interdetti. Sembra una parata carnevalesca o una sagra di paese molto animata, forse non si sono accorti di essere a Sanremo in prima serata.

Bianca Atzei: voto 6

Ci aspettavamo la rivalsa della meno big tra i Big. Timbrica graffiata e riconoscibile sembra però faticare nel raggiungere le note più alte. Non ci stupisce che finisca tra i brani a rischio, per quanto un po’ ci dispiaccia. Nonostante tutto gran bel vestito.

Moreno: voto 5

Bisogna precisare che il rap, quello vero è altro perché il pubblico potrebbe essere confuso. Autocelebrativo, troppo gesticolata l’esibizione, ma con un bel ritmo. La voce manca nel ritornello e le rime sono forzate e banali in alcuni punti.

Anche per questa serata il giudizio complessivo è positivo soprattutto musicalmente parlando. Vorremo di più sul versante della comicità. La speranza è l’ultima a morire.

 

A Cura di Radioluiss: Andrea Giachi, 24, laureando alla magistrale di Scienze Politiche e della comunicazione con indirizzo “International Relations”; Francesco Vizziello,22, al primo anno della Magistrale in “Economia e direzione d’impresa”; Valentina Mazzi, 21, al terzo anno di scienze politiche; Valeria Scuto, 21, al secondo anno di Scienze Politiche.

 

(Nella foto Biggio e Mandelli)