Pubblicato il 13/01/2015, 10:05 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – MEDIASET E ATRESMEDIA RINGRAZIANO IL GOVERNO SPAGNOLO

Il premier iberico Mariano Rajoy dovrebbe cambiare linea politica sulle assegnazioni delle frequenze tv ai broadcaster privati.meta name=”news_keywords” content=”mf, andrea montanari, mediaset, atresmedia

Rassegna stampa: MF, pagina 8, di Andrea Montanari.

Mediaset e Atresmedia ringraziano il governo spagnolo

Se l’anno scorso Mediaset Espana e Atresmedia (l’ex Antena3) erano state coercitivamente forzate a chiudere alcuni canali digitali, in seguito alla decisione del governo Rajoy lasciando così spazio al rafforzamento di Telefonica, ora potrebbero invece ringraziare lo stesso esecutivo in carica in Spagna. Il perché è presto detto: questa volta pare che il premier sia intenzionato a non bloccare ulteriormente la programmazione delle due principali emittenti private del mercato iberico che si contendono di fatto la gran parte degli investimenti pubblicitari in netto rialzo. Secondo indiscrezioni di mercato, infatti, Mariano Rajoy starebbe valutando, di concerto con l’intero Consiglio dei ministri, di non passare alla fase due dello spegnimento forzoso di altri canali gestiti oggi dai soggetti commerciali. Una notizia significativa per i gruppi di emanazione italiana Mediaset in un caso e la De Agostini nell’altro che così potranno confermare l’offerta televisiva attuale e attendere con calma l’avvio dell’asta di Stato sulle frequenze che scatterà, come già anticipato da MF-Milano Finanza, nei prossimi mesi e che vedrà ai nastri di partenza anche Al Jazeera, la tv all news dell’emiro del Qatar. La motivazione che sta alla base del dietrofront dell’esecutivo? La scadenza elettorale del prossimo dicembre, quando Rajoy sarà chiamato alla sfida delle urne. Quindi, si dice in ambienti televisivi, forse è meglio non prendere di mira i broadcaster che hanno pur sempre un forte appeal sul pubblico e di conseguenza sui potenziali editori. Non è un segreto, infatti, che al momento il capo dell’esecutivo spagnolo non sia certo della riconferma visto che da mesi i sondaggi danno in vantaggio i cosiddetti indignados di Podemos, guidati da Pablo Iglesias, partito che si sta già affermando come principale alternativa al governo conservatore dello stesso Rajoy e che anzi si sta rafforzando, secondo la stampa locale, dopo l’esplosione di alcuni casi di corruzione che hanno visto coinvolti, come in passato i socialisti, diversi esponenti del Partido popular. Del nuovo orientamento dell’esecutivo non sarà particolarmente felice Cesar Alierta, il gran capo di Telefonica, che proprio sullo sviluppo dell’offerta di contenuti televisivi esclusivi sta puntando per consolidarsi come player di riferimento in Spagna, dopo l’acquisizione del 100% della piattaforma digitale a pagamento Digital+ (Mediaset era azionista al 22%) e l’integrazione con i canali sportivi già di sua proprietà. La guerra mediatici, insomma, riprenderà già nei prossimi mesi e sarà lunga e combattuta.