Pubblicato il 25/12/2014, 13:30 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – LA CYBERGUERRA PASSA ANCHE ATTRAVERSO IL CINEMA, IL CASO “THE INTERVIEW”

Il caso scoppiato con il film tra la Sony e il governo nordcoreano va avanti. A oggi sembra che il film verrà distribuito in alcuni cinema americani.meta name=”news_keywords” content=”the interview, il messaggero, sony pictures

Rassegna stampa: ilmessaggero.it, di Laura Bogliolo.

La cyberguerra passa anche attraverso il cinema, il caso “The Interview”

Due terabyte di dati. Una mole enorme, quasi inimmaginabile di dati. È quanto è stato rubato durante un attacco hacker alla Sony Pictures. Molte delle informazioni sono finite su Twitter, cinguettate da utenti che ora stanno mettendo nei guai il colosso del social networking da 140 battute. Secondo l’avvocato della multinazionale David Boies molte informazioni riservate sono state pubblicate attraverso l’account @bikinirobotarmy. LE INFORAMZIONI RUBATE – Secondo la Sony Pictures se la pubblicazione di informazioni riservate dovesse continuare, Twitter sarebbe ritenuto responsabile dei conseguenti danni. Nei dati rubati ci sono addirittura giudizi senza filtri su star internazionali, la traccia di transazione finanziarie, parti di sceneggiature come quella di Spectre, il nuovo James Bond. Secondo gli Usa sarebbero stati hacker nordcoreani a diffondere le informazioni. CYBERGUERRA – Nella bufera è finita anche la pellicola The Interview che parla del leader nordcoreano Kim Jong-un. L’idea del film non è piaciuta ad attivisti nordcoreani, che hanno minacciato altri attacchi hacker. Non solo il gruppo “I guardiani della pace” avevano minacciato attacchi anche ai cinema che avrebbero trasmesso il film evocando addirittura l’11 settembre. “VITTORIA CONTRO IL TERRORISMO” – Sony aveva informato i distributori e alla fine sembrava che il film fosse stato ritirato (una sorta di autocensura che non era affatto piaciuta al presidente Usa Barack Obama). Il 23 dicembre la Alamo Drafthouse ha fatto sapere che la Sony ha autorizzato l’uscita del film nella sua catena di cinema. Un annuncio dato via Twitter che è stato festeggiato da molti americani come una “vittoria contro il terrorismo”.