Pubblicato il 16/12/2014, 12:31 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – GABRIELLA GERMANI: “MI MANDA FIORELLO”. COSÌ NASCE (E CRESCE) UNA NUOVA RADIO STAR

L’imitatrice, che ha sostituito Marco Baldini, è la rivelazione del programma satirico. “Mi sveglio alle 5 per creare i personaggi in base alle notizie”.meta name=”news_keywords” content=”la stampa, gabriella germani, fiorello, federico taddia

Rassegna stampa: La Stampa, pagina 38, di Federico Taddia.

“Mi manda Fiorello” così nasce (e cresce) una nuova radio star

Gabriella Germani è la rivelazione del programma satirico. “Mi sveglio alle 5 per creare i personaggi in base alle notizie”.

«Si sintonizzano i tassisti, stiamo diventando il loro appuntamento fisso quotidiano». Sorride Fiorello, perché sa che i tassisti valgono più di qualsiasi indagine di mercato: se ti ascoltano loro vuol dire che sei arrivato al pubblico vero. Venerdì è in programma l’ultima puntata del 2014, si ripartirà all’inizio dell’anno nuovo, non si sa ancora esattamente quando. Nato per gioco un paio d’anni in un anonimo bar romano, il micro circo umano messo in piedi dallo showman ogni mattina all’alba è nato e cresciuto prima su Twitter e YouTube. Poi, dopo un breve periodo su Radio 2, da settembre è approdato su Radio 1. Entrando, in poco meno di tre mesi, tra le abitudini di molti ascoltatori. Incastonato tra due Gr, Fuori programma va in onda alle 8.30 e viene registrato un’ora prima utilizzando un semplice smartphone: niente microfoni, niente cuffie, niente studio. In poco meno di 20 minuti c’è tutto: la sigla d’autore scritta e interpretata da Lorenzo Jovanotti, la satira d’attualità giocata sulle notizie fresche di giornata, i personaggi interpretati da Fiorello (tra i top del momento Aurelio De Laurentiis, il sindaco Ignazio Marino e dialoghi padre-figlio tra Berlusconi e Renzi) e la musica dal vivo dei Gemelli di Guidonia, tre fratelli che hanno conquistato il conduttore siciliano e poi il pubblico. E poi gli ospiti, che accettano di svegliarsi a orari impossibili pur di esserci, e spesso solo per pochi minuti. Mettendosi a disposizione del programma, rinunciando in molti casi alle logiche di promozione. Questi mesi hanno consacrato il talento di Gabriella Germani, che dopo aver collaborato nelle stagioni d’oro di Viva Radio 2, è tornata a fianco di Fiorello, guadagnandosi sempre più spazio e inventandosi un modo nuovo di fare da spalla dopo l’abbandono di Marco Baldini. «Punto la sveglia alle 5 racconta e quando arrivo, poco dopo le 6, Fiore è già a mille: il suo entusiasmo è la vera molla che ti spinge a dare sempre il massimo». Attrice comica e imitatrice, 45 anni, di Sora, in provincia di Frosinone, ha esordito nel mondo dello spettacolo nel 1996 quando, da studentessa di Giurisprudenza ha vinto la finale del programma Mediaset dedicato agli esordienti Sotto a chi tocca. «Trovare il giusto contesto per un imitatore e difficilissimo: Fiorello in questo è bravissimo, ti sa valorizzare e non ti fa sentire una presenza inutile o fine a se stessa. Con lui si sperimenta, e personaggi mai provati vanno in onda al primo colpo, o altri già sentiti ritrovano vigore grazie alle news». È il caso di Mara Venier, rilanciata dalla candidatura a sindaco di Venezia, o di Sabrina Ferilli, entrata nel suo repertorio da quando lavora in Albania ad Agon Channel. Le più applaudite e attese negli ultimi mesi sono invece Ilaria D’Amico e la presidente della Camera Laura Boldrini. «La D’Amico è nata sull’onda della storia con Buffon. Lei, sempre così schiva e lontana dal gossip, me la sono immaginata all’opposto, quindi desiderosa di dare informazioni non richieste sul suo rapporto con il portiere della Nazionale. Della Boldrini invece che ha anche espresso apprezzamento per l’imitazione, mi ha colpito il self control nel cercare di tenere a bada l’aula di fronte ad atteggiamenti oltraggiosi e poco rispettosi». E poi c’è Barbara D’Urso, con i suoi improbabili casi umani. «È l’emblema di un certo modo di fare tv – conclude  la Germani -. Come direbbe lei, “Piangeremo, rideremo, e tutto questo senza un motivo”».