Pubblicato il 15/12/2014, 11:02 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – MEDIASET, BOLLORÈ, ALIERTA TUTTE LE STRADE PORTANO A TARAK

Nello scacchiere europeo delle telecomunciazioni e i contenuti tv spunta fuori sempre il nome del tycoon nordafricano.meta name=”news_keywords” content=”affari&finanza, stefano carli, mediaset, bollorè, alierta, tarak ben ammar

Rassegna stampa: Affari&Finanza, pagina 10, di Stefano Carli.

Mediaset, Bollorè, Alierta tutte le strade portano a Tarak

Forse questo Natale ci regalerà la definitiva conclusione del doppio tormentose di questi anni: lo scorporo della rete Telecom e l’incubo di TeleSet, la fusione Telecom-Mediaset. Non si faranno mai. Non almeno in questo scenario di mercato perché non convengono a nessuno. Non a Mediaset in particolare, che ha bisogno di reti a banda larga efficienti in cui devono essere messi diversi miliardi e che ora, più che alle beghe di provincia, ossia gli equilibri economici e politici italiani, deve guardare al mercato dei contenuti video dove deve trovare un ruolo più preciso. Lo ha ribadito per l’ennesima volta anche Tarak ben Hammar intervistato da Giovanni Minoli a Radio24: «I contenuti sono il petrolio di domani», ha detto. Tarak, è amico di Berlusconi. È amico di Bollorè che in Italia è in grado di manovrare su tre tavoli di prima grandezza: Generali, Mediobanca e la stessa Telecom. Tarak ha anche aiutato Bollorè nella vendita di Gtv in Brasile a Telefonica, ultima tappa dell’uscita del gruppo francese dalle Tlc. Il fatto di essersi ritrovato azionista di Telecom Italia è un credito che Bolloré, che controlla la pay tv francese Canal Plus ha verso Telefonica, a sua volta presente in Mediaset Premium (e questo è un credito di Alierta verso Berlusconi). Canal Plus in Francia, Digital Plus di Telefonica in Spagna, Mediaset: forse già più di un’ipotesi di scuola a fronte della Super Sky appena creata da Murdoch.