Pubblicato il 14/12/2014, 11:01 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: NIENTE RINCARI NEL 2015 PER TASI, IMU E CANONE TV

Congelamento dei possibili aumenti della Tasi e del canone Rai per il 2015. Il governo presenta oltre 60 emendamenti alla Legge di Stabilità. Dai giochi 730 milioni. Fondi a trasporti, disabili, farmaci e periferie.

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 6 e 7, di Roberto Petrini

 

Niente rincari nel 2015

Per Tasi, Imu e canone tv

Un miliardo alle Regioni

 

Il governo presenta oltre 60 emendamenti alla Legge di Stabilità

Dai giochi 730 milioni. Fondi a trasporti, disabili, farmaci e periferie

ROMA. Congelamento dei possibili aumenti della Tasi e del canone Rai per il 2015. Chiusa la partita con le Regioni: confermato 1 miliardo per l’allentamento del patto di stabilità interno e via libera del presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Sciolto il nodo delle tasse sulle slot machine nel mirino di Bruxelles e della Ragioneria: si rinuncia all’aumento delle tasse sul fatturato che avrebbe dato un gettito incerto ma si riduce l’aggio ai concessionari; inoltre per far cassa si anticipa di un anno, al 2015, la gara per l’assegnazione della concessione del gioco del Lotto. In tutto si incassano circa 730 milioni. La legge di Stabilità, il cui piatto forte restano la proroga del bonus da 80 euro, il taglio dell’Irap e la decontribuzione per i neo assunti, si avvia al rush finale al Senato: ieri sono stati presentati i 60 emendamenti del governo e per mercoledì è prevista la chiusura dell’esame in Commissione Bilancio di Palazzo Madama. «Un intervento a tutto campo per il rilancio dell’economia e per far fronte alle situazioni di emergenza», ha commentato ieri il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. L’obiettivo è chí approvare il provvedimento prima di Natale con il via libera definitivo di Montecitorio. Arriva un intervento del governo anche sul nuovo «ravvedimento» con il fisco previsto dalla “Stabilità”, che prevede con termini più ampie diventa possibile fin dai primi momenti (accesso, ispezione e verifica): il «pentimento» si potrà, secondo l’emendamento presentato ieri, anche se le indagini sono andate un po’ oltre, cioè fino al momento della compilazione del verbale da parte della Guardia di Finanza con l’istituto della «definizione dei verbali» con un costo maggiorato rispetto alle prime fasi. Niente più possibilità di ravvedersi tuttavia se è scattato l’accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate. Si avvia a soluzione, anche se la questione delle risorse va ancora definita, la ricollocazione dei 20 mila dipendenti delle Province che, sostanzialmente «abolite», vanno a perdere molte funzioni: un emendamento del governo stabilisce che i 20 mila esuberi saranno collocati in parte ( circa 8.000) nei servizi per l’impiego del ministero del Lavoro e altri 12 mila andranno nei ranghi delle Regioni che erediteranno una serie di funzioni oggi «provinciali». Necessario l’intervento blocca-Tasi: la legge istitutiva del tributo prevedeva che dal 2015 il tetto massimo dell’aliquota potesse salire fino al 6 per mille dall’attuale 2,5 per mille lasciano ai sindaci mano libera per l’aumento. Il blocco, in attesa del varo della riforma complessiva delle tasse sulla casa, la cosiddetta local tax, vale anche per l’addizionale mobile dello 0,8 per mille condizionata all’introduzione delle

detrazioni familiari. Resta in vigore anche il tetto dell’Imu già previsto al 10,6 per mille che vale sulle seconde case. Confermato anche il rinvio del pagamento dell’Imu agricola e l’esenzione dall’imponibile dei cosiddetti macchinari “imbullonati”. Non vengono risolti invece alcuni temi posti in Parlamento dal Pd: la riduzione della tassazione del Tfr e dei fondi pensione e la limitazione degli sconti contributivi solo agli imprenditori che fanno occupazione aggiuntiva. Su entrambi il governo ha detto «no», come pure non arrivano i 400 milioni in più per gli ammortizzatori sociali da aggiungere ai 2 miliardi già stanziati. «Allo scontro prevalga la ricerca di un accordo», ha detto ieri inviando segnali distensivi sul voto Cesare Damiano della minoranza del Pd. Arrivano invece una serie di interventi dell’ultima ora, alcuni «a pioggia». Necessari i 100 milioni in due anni per l’edilizia scolastica e altrettanti

per i nuovi farmaci contro l’epatite C; nel pacchetto ci sono tuttavia anche i fondi per l’autotrasporto che si aggiudica 1 miliardo in quattro anni e l’aerospazio che ottiene 200 milioni. Interventi di varia natura per situazioni di disagio o sociali: 50 milioni perii servizio civile, 20 peri disabili, 200 milioni per le periferie. In compenso aumentano le tasse sul pellet di legno per il riscaldamento: l’Iva passa da 10 al 22 per cento.