Pubblicato il 13/12/2014, 15:31 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: SHONDA RIMES, LADY TV


Shonda Rimes è creatrice e produttrice delle serie top nella classifica degli ascolti, basta citare Grey’ s Anatomy e Scandal . Ora è in arrivo How to get away with murder , in Italia su Fox (Sky) dal 27 gennaio con il titolo Le regole del delitto perfetto.

 

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 68, di Silvia Bizio

 

LADY TV

 

La versione di Shonda “Noi donne nere pilastri d’ America”

Di fronte alle minoranze etniche, negli Usa vincono gli stereotipi: si fa fatica ad accettare che siamo intelligenti

 

LOS ANGELES – È la creatrice e produttrice delle serie top nella classifica degli ascolti, basta citare Grey’ s Anatomy e Scandal . Ora è in arrivo How to get away with murder , in Italia su Fox (Sky) dal 27 gennaio con il titolo Le regole del delitto perfetto. Il network americano ABC deve a Shonda Rhimes la sua rinascita nel campo della fiction. Quarantaquattro anni, nata e cresciuta a Chicago, madre adottiva di tre figlie, in questo momento è considerata la donna più potente della tv Usa e, accanto all’ amica Oprah Winfrey, uno dei personaggi più influenti nel mondo dell’ entertainment. Sia Scandal che Le regole del delitto perfetto hanno due donne nere come protagoniste assolute, rispettivamente Kerry Washington e Viola Davis. La prima, nella serie, è un genio della comunicazione, esperta in gestione della crisi ed ex consulente (e amante) del presidente Usa. La seconda è un’ avvocato stimata e carismatica, cinque studenti l’ assistono nei casi giudiziari, ed è alle prese con l’ omicidio di una studentessa. La stessa Rhimes – grande successo, premi a mai finire – viene considerata una donna nera “d’ attacco”.

Forse perché insiste con i personaggi “black”, forse perché si tratta sempre di donne nere di potere che (come lei) un po’ mettono in soggezione. La incontriamo a Los Angeles, dove vive, lavora, dove le sue produzioni vengono girate.

Si sente una donna che incute timore?

«Per niente. Anzi, un po’ m’ offendo, ma non mi sorprende. Quando si parla della comunità nera, negli Usa l’ opinione pubblica preferisce gli stereotipi negativi piuttosto che l’ idea di persone di educazione e intelligenza superiore. Si fa fatica ad accettare che gente di questo tipo appartenga a una minoranza etnica.Ma è un buon segnale che un network popolare come ABC abbia scelto di parlarne nella fascia serale».

Ha appena ricevuto il Premio Sherry 2014 come donna più importante nel mondo dell’ intrattenimento.

«Bene, grazie alla mia popolarità si attira l’ attenzione sulle donne che mettono alla prova la loro creatività, si ridefinisce la percezione della donna di colore nella tv di prima serata, quella più popolare. Sono contenta di aver messo le donne afroamericane al centro di un dibattito. I media finalmente si rendono conto che noi donne nere siamo una forza autentica. Più degli uomini neri, quei finti padri di famiglia che abbandonano le loro compagne appena fanno figli… Le donne nere tirano su da sole una buona parte di questo paese».

Mai come in questo periodo in tv vincono i ruoli di donne forti, anche nei thriller.

«La differenza è data da quello che accade nella realtà. Oggi le donne sono sempre più impegnate, coinvolte, al centro della scena politica e di quella economico-finanziaria. Sono convinta che presto avremo una donna alla Casa Bianca. Hilary Clinton?

Perché no? Non credo che qualcuno obietterebbe qualcosa».

Le sue tre serie – una sulla medicina, una sulla politica, un giallo – che cosa hanno in comune?

«Quello che a me interessa: le relazioni umane. Persone che s’ innamorano, passioni forti. Grey’ s Anatomy è più uno specchio del mondo in cui viviamo, Scandal è un melodramma.

Le regole si discosta dal quotidiano, si parla di omicidi, eppure riesce a raccontare lo stesso dell’ intensità delle relazioni tra esseri umani».

Da cosa trae ispirazione?

«Da tutto quello che succede. Ho trascorso la mia gioventù a leggere, leggevo molto i giornali, dalla politica alla cronaca nera alle cose più frivole, erano gli anni della formazione.

La mia fonte d’ ispirazione è la lettura, tenere gli occhi, le orecchie e la mente aperti su tutto».

Chi o cosa ringrazia per essere diventata così potente e influente?

«I miei genitori, la mia famiglia. Sono la più giovane di sei fratelli e sorelle, queste ultime sono tutte donne forti. Mi hanno sempre trattata come la piccolina, cioè a pesci in faccia. Ma non sanno quanto io abbia imparato da loro, quanto mi abbiano aperto la strada verso la libertà, l’ indipendenza. Come Meredith di Grey’ s Anatomy , anch’ io ho una grande amica da quando avevo dieci anni, che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata. Metto un po’ della mia esperienza in tutte le donne delle mie serie. Non esiste finzione senza una buona dose di realtà e vita vissuta sulla propria pelle».