Pubblicato il 11/12/2014, 11:00 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – FEDEZ: “HO LOTTATO CONTRO TUTTI, MA NON SO SE LO RIFAREI”

Il rapper, vera sorpresa di quest’edizione di “X Factor”, in un’intervista a Luca Dondoni de “La Stampa”, parla del suo rapporto con gli altri giudici.meta name=”news_keywords” content=”la stampa, luca dondoni, fedez, x factor, sky

Rassegna stampa: La Stampa, pagina 36, di Luca Dondoni.

Fedez, la novità: “Ho lottato contro tutti, ma non so se lo rifarei”

Fedez, il suo disco «Pophoolista» è diventato platino, può contare su 181 milioni di visualizzazioni su YouTube, ha un milione e mezzo di like su Facebook, oltre 500mila follower su Twitter e quasi altrettanti su Instagram. Ma qual è il bilancio di questa prima annata di «X Factor»?

«Direi buonissimo, forse perché non avevo grandi aspettative. Il mio obiettivo era quello di essere accettato: mi pare di esserci riuscito».

Se lo immaginava così?

«È un po’ come quando vai in gita con la scuola: ti aspetti grandi emozioni e a volte l’immaginazione va oltre la realtà. È stato un lavoro ed è stato impegnativo. Ho dovuto convivere con personalità forti».

Quanto ci è voluto per trasformare l’impaccio iniziale nella sicurezza delle ultime puntate?

«La prima diretta fu un disastro. Nelle audizioni il montaggio ci aveva salvato: chi più chi meno, eravamo venuti fuori bene. Nella diretta ero teso, il clima al tavolo non era dei migliori (non che sia mai stato buono). Però, una volta capiti i tempi e i ritmi della tv, mi sono adeguato».

Come è andata con Morgan?

«Spero non mi abbia visto come una minaccia. Ho sempre cercato di rispettare una persona che conosce questo contesto meglio di tutti e lo sa gestire benissimo. Da lui ho capito come si crea un momento, come si enfatizza. È stato un maestro, anche se forse a volte mi ha trattato come un ragazzino, cercando di sminuire quello che facevo o dicevo. Quando si è esibito, sono stato educato, non ho detto nulla, mentre quando è toccato a me e avevo un singolo in classifica l’unico che ha applaudito è stato Mika. Morgan e Vicky non si sono nemmeno degnati di battere le mani. Sembra una stupidaggine, ma ci sono rimasto male. Di Morgan posso dire che con me, dal camerino alla diretta ha sempre cambiato faccia. Ma forse ha ragione lui, probabilmente la tv si fa così».

Quest’anno in sede di casting si sarebbe potuto fare di più? La molta luce sui giudici è servita a offuscare concorrenti così così?

«Non è stata una scelta. Anzi, gli autori ci hanno chiesto più volte di metterci in secondo piano rispetto ai cantanti, ma mi rendo conto che è successo il contrario. Stando ai numeri è stato un anno da record e quindi qualcosa vorrà pur dire. Ma da qui non escono superstar: esci e da quel momento sono cavoli tuoi, di chi ti segue, delle canzoni che ti propongono e… di un mare di ostacoli».

Quale giudice ha amato di più?

«Mika».

E quello che ha amato meno?

«Vittoria».

Chi le piacerebbe avere al fianco al posto di Mika, Vittoria e Morgan…

«Claudio Cecchetto, Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica) e Paolo Conte».

Rifarà «X Factor»?

«Dipende da quanto mi offrono e da chi ci sarà. Ma è andata talmente bene che non mi sento di rischiare ancora. È stata un’esperienza forte, forse troppo e non la vorrei rovinare. La tv non è il mio mestiere. E se me lo chiede oggi, la mattina della finale, la risposta è no».