Pubblicato il 08/12/2014, 15:01 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – GIUSY VERSACE: “NON HO AVUTO REGALI, SENZA GAMBE VINCO ‘BALLANDO’”

Il trionfo dell’atleta paralimpica. “Rifiuto ogni pietismo, non pensavo che la gente mi avrebbe votato”meta name=”news_keywords” content=”corriere della sera, chiara maffioletti, giust versace, ballando con le stelle

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 39, di Chiara Maffioletti.

Giusy Versace: “Non ho avuto regali, senza gambe vinco ‘Ballando’”

Il trionfo dell’atleta paralimpica. “Rifiuto ogni pietismo, non pensavo che la gente mi avrebbe votato”

La sua preoccupazione era finire la prima puntata. E invece, ha vinto. Sabato

sera Giusy Versace ha alzato la coppa di Ballando con le stelle, dimostrando, probabilmente anche a se stessa, che anche i limiti che sembrano invalicabili possono invece essere superati. Lei, senza gambe per via di un brutto incidente, è scesa in pista sabato dopo sabato nel programma di Milly Carlucci, su Rai 1, sorridendo anche quando le protesi le facevano male. Perché ballare può essere complicato, ma lo è senza dubbio di più se ad ammortizzare i passi non ci sono i tuoi piedi, ma dei supporti in titanio. Anche per questo, la vittoria è stata una sorpresa per l’atleta 37enne: «Chiedo alla gente di tirarmi dei pizzicotti perché non mi sembra vero e non me lo aspettavo», racconta. «Arrivare in finale era già una conquista. E se anche avesse vinto Andrew (Howe, secondo classificato, ndr.) sarei stata contenta. Non pensavo che la gente avrebbe permesso a una senza gambe di vincere». Invece è successo. Non crede che la sua storia l’abbia in qualche modo avvantaggiata? «No, non ho avuto sconti da nessuno, anzi. Ho lavorato duramente e non mi hanno mai regalato niente». Momenti di sconforto ci sono stati… «Ora posso ammetterlo, ho pensato di non farcela. È un percorso complicato per tutti, io ho avuto un problema grosso quando il mio dorsale si stava per strappare. Solo che se gli altri potevano dire: ho la febbre o mi sono rotto un piede, io non potevo dire che mi faceva male una gamba. L’ho scritto una volta su Facebook e c’è stato subito chi ha parlato di pietismo. Da allora, per non essere fraintesa, ho evitato».

A sorreggerla, il suo maestro, Raimondo Todaro (alla sua quinta coppa): «All’inizio non mi fidavo. Io corro e in pista si corre soli. Poi mi sono affidata e non mi sono risparmiata nemmeno con le acrobazie: volevo che la mia energia arrivasse sui divani della gente». Durante una diretta una protesi si è sganciata… «Un momento che non dimenticherò. Ma è stato gestito bene da tutti e mi ha reso di colpo più umana. Del resto c’è chi perde le bretelle, chi le extension, io ho perso la gamba». Una sua conquista era stata tornare a indossare i tacchi: «Ora voglio anche delle pantofole con i tacchi, ci ho preso gusto». Non smetterà di ballare: «Nemmeno con Raimondo. È nato un rapporto molto bello, c’è l’idea di sviluppare un progetto assieme, magari a teatro». Ora c’è un po’ di tristezza per la fine di un’avventura che «mi ha migliorata: l’ho affrontata pensando agli altri, per lanciare un messaggio positivo. Non avevo messo in conto che avrebbe arricchito anche me». Il progetto più grande è adesso il Campionato del Mondo di atletica paralimpica 2015: «Il mio allenatore non aspetta altro. Mi ha subito detto: hai finito di ballare, adesso torna a correre».