Pubblicato il 07/12/2014, 13:03 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – NEL FUTURO RAI UN DIRETTORE DALL’INTERNO, IN LIZZA DEL BROCCO, DE SIERVO E LEONE

Parte già il totonomi per il successore di Luigi Gubitosi alla guida della tv di Stato. Internamente c’è un nutrito gruppo di aspiranti. “Il Giornale” prova a  fare alcune previsioni.meta name=”news_keywords” content=”il giornale, rai, luigi gubitosi, paolo del brocco, giancarlo leone, luigi de siervo

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 24, di Andrea Piersanti.

Nel futuro Rai un direttore dall’interno

Il futuro della Rai passerà di nuovo attraverso la scelta di un direttore generale interno. Si tratta di una previsione facile. Una scelta esterna non farebbe altro che esasperare il management della tv di Stato. Già pressati dalla richiesta di riduzione degli stipendi, arrabbiati per l’incertezza sul canone, furibondi per lacci e lacciuoli che impediscono alla Rai di competere sul mercato, gli aspiranti direttori generali sono sul sentiero di guerra e aspettano le decisioni del governo per la nomina del successore di Gubitosi. I nomi degli aspiranti non sono noti al grande pubblico, ma formano un agguerrito drappello. Sono professionisti che si sono distinti per molti meriti. Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, nel giro di un mandato e mezzo è diventato il numero uno della cinematografia nazionale; Luigi De Siervo, combattente nato, amico vero di Renzi fin dalla prima ora, conduce con piglio decisionista l’avanzata di Rai Com sui mercati internazionali; Valerio Fiorespino, sorridente ed efficientissimo direttore del personale è un uomo macchina ideale per la fase di transizione; Giancarlo Leone, elegante e navigato direttore di Rai 1, conosce l’azienda come nessun altro; Carlo Nardello, un vero Stakanoff, direttore dello sviluppo strategico e capo dello staff di Gubitosi vanta una carriera interna da far invidia a chiunque. L’elenco è lungo e non si esaurisce con questi nomi. Con una scelta interna così sfidiamo chiunque a dire che il prossimo direttore generale dovrà essere scelto fuori dall’azienda.