Pubblicato il 05/12/2014, 11:24 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – “FACILITARE LA DISDETTA DEL CANONE RAI”

Mozioni alla Camera, la Lega: “Sciopero fiscale”. Il Governo non riesce a venire a capo dell’evasione sulla tassa di possesso dei televisori.meta name=”news_keywords” content=”la repubblica, canone rai, rai

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 33, di Carlotta Scozzari.

“Facilitare la disdetta del Canone Rai”

Mozioni alla Camera, la Lega: “Sciopero fiscale”.

Tra le polemiche, la Camera dà il via libera a tutta una serie di mozioni per facilitare l’esenzione e la disdetta del canone Rai, aprendo la strada a un inserimento del balzello nella dichiarazione dei redditi. Provvedimenti che hanno suscitato un vespaio di proteste, soprattutto dalla Lega Nord, che rilancia lo sciopero fiscale. Mentre Nunzia De Girolamo, presidente dei deputati del Nuovo Centrodestra, dichiarava pubblicamente via Twitter il suo «no» all’odioso balzello. Proprio nei giorni scorsi, il governo, per frenare l’evasione, aveva preso in considerazione la possibilità (poi accantonata) di inserire la tassa nella bolletta elettrica, riducendone l’importo. La stessa De Girolamo è tra i firmatari della mozione approvata ieri che impegna il Governo a valutare «se non sia opportuno» trasformare il canone «in imposta collegata e ricompresa in quelle sui redditi, quindi con gli opportuni criteri di progressività». Collegata a questa, anche un’altra delle mozioni di ieri, che impegna l’esecutivo Renzi «ad assumere iniziative per provvedere gradualmente», a inserire «nella dichiarazione dei redditi la voce “canone Rai”, rendendo quest’ultimo informato al principio di progressività in base alla capacità economica di ciascuno». Tra le altre mozioni che hanno ottenuto il via libera, quella per «rivedere e semplificare le modalità di esercizio del diritto all’esenzione» del canone. A oggi, non pagano la tassa i militari, i diplomatici e i rivenditori e riparatori di tv, mentre non beneficiano dell’esenzione gli invalidi. Collegata anche la mozione che impegna il Governo «a fornire adeguata informazione sulla corretta procedura da seguire per la disdetta del canone, rimuovendo gli oneri impropri a carico dell’abbonato per il suggellamento». Quest’ultimo caso prevede la chiusura degli apparecchi tv in appositi involucri che li rendono inutilizzabili e costa 5,16 euro per ogni televisore.