Pubblicato il 03/12/2014, 19:04 | Scritto da La Redazione

LA RAI FESTEGGIA I 25 ANNI DI “TELETHON” TRA VECCHI FILMATI, TESTIMONIANZE, RICORDI E QUALCHE BATTUTA DI GUBITOSI

LA RAI FESTEGGIA I 25 ANNI DI “TELETHON” TRA VECCHI FILMATI, TESTIMONIANZE, RICORDI E QUALCHE BATTUTA DI GUBITOSI
La maratona benefica compie un quqrto di secolo e quest’anno andrà in onda sulle reti Rai dal 7 al 14 dicembre. Per celebtrare, a Viale Mazzini si riuniscono direttori, conduttori, registi, giornalisti. Luca Cordero di Montezemolo, presidente: “Noi di Telethon siamo il simbolo dell’Italia coesa”.meta name=”news_keywords” content=”rai 1, telethon, luca cordero di montezemolo, luigi gubitosi“ […]

La maratona benefica compie un quqrto di secolo e quest’anno andrà in onda sulle reti Rai dal 7 al 14 dicembre. Per celebtrare, a Viale Mazzini si riuniscono direttori, conduttori, registi, giornalisti. Luca Cordero di Montezemolo, presidente: “Noi di Telethon siamo il simbolo dell’Italia coesa”.meta name=”news_keywords” content=”rai 1, telethon, luca cordero di montezemolo, luigi gubitosi

I vecchi filmati di due giovanissimi Fabrizio Frizzi (leggi qui la sua intervista) e Milly Carlucci, i ricordi di registi e autori che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, le testimonianze di genitori che in Telethon ripongono ogni speranza, le parole del conduttore di sempre Fabrizio Frizzi, i tre anni di Telethon delle nuova dirigenza Rai e i 25 anni del presidente della fondazione Luca Cordero di Montezemolo, che ha raccolto l’eredità lasciata dalla fondatrice Susanna Agnelli. A Viale Mazzini si celebrano i 25 anni della maratona di solidarietà in favore della ricerca contro le malattie genetiche, che quest’anno andrà in onda sulle reti Rai dal 7 al 14 dicembre. Tra un direttore e l’altro spuntano Bruno Vespa e Fabrizio Frizzi, Giampiero Solari e Matteo Maffucci, ciascuno con il proprio carico di ricordi legato alla maratona benefica. Mancano Flavio Insinna, Massimo Giletti e Cristina Parodi, padroni di casa insieme a Frizzi del charity show in onda venerdì 12, una serata evento dal titolo Io esisto tra ospiti e varietà. Per tutti loro parla l’immancabile Frizzi, l’uomo delle lunghe maratone insonni, delle notti passate a dormire in brandina dietro lo studio per essere sempre lì mentre il numeratore correva. «La prima volta non si scorda mai – confessa il conduttore – ma anche le altre in questo caso. Purtroppo in questo contesto c’è sempre un bambino colpito da una malattia genetica e questo doloroso passaggio di testimone da un bimbo all’altro è stata la motivazione più profonda del mio impegno». Rispetto a 25 anni fa è cambiato molto, non c’è più lo studio centrale intorno a cui ruota tutto lo spettacolo, ora Telethon si è frammentato in tante parti per durare più a lungo e provare a convincere più italiani possibile a donare. In Rai l’impegno è massimo, ciascuno vuol fare la sua parte, almeno così sottolineano il Presidente e il direttore generale della Rai, Annamaria Tarantola e Luigi Gubitosi. «Tutte le maestranze Rai danno quello che possono per far si che la maratona riesca – afferma il Presidente Rai – e questo testimonia il ruolo del servizio pubblico, capace di fare le cose mettendoci impegno e passione».

Telethon come specchio dell’Italia capace di fare: Montezemolo infila un po’ di politica nel suo intervento.«Questa di Telethon è una bella Italia, mi colpisce il forte spirito di squadra. Pensate se questo paese avesse la stessa voglia di essere coeso invece di dire sempre no in ogni circostanza, altro che campionati del mondo… Ricordo un Telethon di anni fa quando mi mandarono a Domenica in – va avanti Montezemolo – Pippo Baudo mi chiese se ero disposto a cantare per Telethon, dissi “sì” e cantai Sapore di sale del mio amico fraterno Gino Paoli. Appena finito, Paoli mi disse che gli avevo rovinato la sua canzone simbolo». Un ricordo che il direttore Gubitosi non lascia cadere nel vuoto. «Montezemolo canterà anche quest’anno Sapore di sale, ma noi schiereremo il direttore dì Rai 1 Giancarlo Leone, così il Tale e Quale show è garantito». La platea applaude, si ride, la lunga maratona per festeggiare la maratona finisce. Lo spirito di squadra si disintegra, ciascuno torna al suo mondo, almeno fino a domenica prossima quando il numeratore comincerà a girare sulla ruota di Telethon.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il logo di Telethon)