Pubblicato il 02/12/2014, 17:31 | Scritto da La Redazione

SIAE: RICERCA EUROPEA DIMOSTRA CHE CREATIVITÀ È VOLANO DELL’ECONOMIA

SIAE: RICERCA EUROPEA DIMOSTRA CHE CREATIVITÀ È VOLANO DELL’ECONOMIA
Filippo Sugar, vicepresidente della Società italiana degli Autori ed Editori, annuncia che nel continente ci sono oltre sette milioni di posti di lavoro dalle industrie culturali.meta name=”news_keywords” content=”siae, filippo sugar, ue, gesac“ «Con 535,9 miliardi di euro di fatturato e 7,1 milioni di posti di lavoro, le industrie culturali e creative nell’Unione europea sono la […]

Filippo Sugar, vicepresidente della Società italiana degli Autori ed Editori, annuncia che nel continente ci sono oltre sette milioni di posti di lavoro dalle industrie culturali.meta name=”news_keywords” content=”siae, filippo sugar, ue, gesac

«Con 535,9 miliardi di euro di fatturato e 7,1 milioni di posti di lavoro, le industrie culturali e creative nell’Unione europea sono la prova di come la cultura e la creatività possano essere un potente motore di rilancio per l’economia di un Paese». Filippo Sugar, vicepresidente Siae, commenta così i dati emersi dallo studio Creare crescita. Misurare i mercati culturali e creativi nell’UE, presentato oggi a Bruxelles da GESAC, il Gruppo Europeo delle Società degli Autori e Compositori, di cui SIAE è membro. «Uno studio come quello presentato oggi – dichiara Sugar – sottolinea ancora una volta l’importanza di quello che da sempre sosteniamo e tuteliamo: la creatività. Troppo spesso il settore della cultura viene percepito unicamente come svago e divertimento, costituisce invece un fattore di sviluppo per il Paese che può determinare la crescita del Pil».

Lo studio sottolinea che le industrie culturali e creative nell’UE offrono lavoro a un numero di europei 5 volte maggiore rispetto al settore delle telecomunicazioni, attirando molti giovani con meno di 30 anni che rappresentano il 19,1% degli occupati. «La cultura e la creatività possono essere un volano per l’economia – spiega Sugar – Basti pensare che lo studio rileva che tra il 2008 e il 2012 i posti di lavoro nell’Unione Europea sono in diminuzione (-0.7 all’anno) mentre quelli nelle industrie culturali e creative, sempre nello stesso periodo, registrano un incremento di +0,7 l’anno». Tra i dati rilevanti della ricerca, relativi all’economia digitale, emerge inoltre che il 70% del tempo passato ad utilizzare tablet viene utilizzato per il consumo di contenuti culturali.

 

(Nella foto Filippo Sugar)