Pubblicato il 01/12/2014, 17:01 | Scritto da La Redazione

KAI ALBRECHT, ‘TEMPESTA D’AMORE’: “VI PRESENTO SEBASTIAN, CATTIVO E CINICO PER SALVARSI LA VITA”

KAI ALBRECHT, ‘TEMPESTA D’AMORE’: “VI PRESENTO SEBASTIAN, CATTIVO E CINICO PER SALVARSI LA VITA”
Nuovo appuntamento con le new entry della soap tedesca di Rete 4: oggi è il turno di Kai Albrecht, che interpreta il ruolo del perfido Sebastian Wegener, l’antagonista principale della decima stagione, in onda dal 20 dicembre.meta name=”news_keywords” content=”kai albrecht, tempesta d’amore, rete 4, sebastian wegener“ Dopo aver intervistato Jan Hartmann (leggi l’intervista), vi presentiamo […]

Nuovo appuntamento con le new entry della soap tedesca di Rete 4: oggi è il turno di Kai Albrecht, che interpreta il ruolo del perfido Sebastian Wegener, l’antagonista principale della decima stagione, in onda dal 20 dicembre.meta name=”news_keywords” content=”kai albrecht, tempesta d’amore, rete 4, sebastian wegener

Dopo aver intervistato Jan Hartmann (leggi l’intervista), vi presentiamo un’ennesima new entry della decima stagione di Tempesta d’amore (dal 20 dicembre su Rete 4). Si chiama Kai Albrecht, è tedesco, ha l’aria allampanata e un sorrisino che farebbe di lui il complice ideale di un delitto. Sarà perché il suo personaggio nella soap (Sebatian Wegener) è un “cattivo”. Come tutti i malvagi che si rispettino, dietro all’apparente perfidia che lo porterà a elaborare macchinazioni spietate, si cela una motivazione recondita che garantirà introspezione psicologica. Scopriamola assieme a lui.
Kai, il suo arrivo nella serie mischierà le carte.
«Il mio personaggio, Sebastian, soffre di una grave malattia metabolica che lo costringe a vivere con una spada di Damocle sulla testa. Ha bisogno di cure molto costose. Questa è la motivazione alla base delle sue azioni, che lo renderanno sì l’antagonista principale della serie, ma antagonista per necessità».
Non solo antagonista, ma antagonista piuttosto cinico.
«In parole povere: ha bisogno di soldi. Per questo si fidanza con Sophie, figlia di un uomo molto ricco. Mentre si dirige all’hotel Furstenhof assieme a lei e a sua sorella Julia, avviene un incidente e la sua fidanzata perde la vita. Lui non si perde d’animo e architetta un’autentica macchinazione diabolica: costringe la sorella ad assumere le sembianze di Sophie, in modo da entrare comunque in possesso del denaro della sua famiglia».
Ma come, il padre della ragazza non si accorge della differenza?
«Questo fa parte del topic favolistico della sceneggiatura, un po’ come avveniva nei racconti d’altri tempi. Si tratta di una trovata molto efficace per il racconto, ve ne renderete conto».
Sull’incidente in cui perde la vita Sophie, ci sono aspetti controversi…
«Sebastian scoprirà che, in realtà, l’incidente è stato procurato da Patrizia. Non si tratta quindi di una disgrazia, ma di un autentico tentato omicidio. Tuttavia, lui arriverà a coltivare anche una relazione con Patrizia. Ciò consentirà loro di coprirsi vicendevolmente le spalle: lui non rivelerà il tentato omicidio organizzato da lei e lei, in cambio, custodirà il segreto dello scambio di persona tra Sophie e Julia».
Si dice che, per un attore, interpretare il ruolo del malvagio sia sempre stimolante.
«Confermo, mi sono divertito. Sebastian è scostante, freddo, calcolatore. Soffre di una grave malattia che però non ha evidenze fisiche. Dunque non sono stato chiamato a rappresentarla nell’interpretazione, lasciando questi tratti all’immaginazione dello spettatore. Mi sono concentrato sull’interiorizzare le motivazioni che lo spingono a agire».
Come si dice di solito: che cosa le appartiene davvero del personaggio?
«Forse la determinazione. Sì, nella vita io sono determinato, mi prefiggo un obiettivo e cerco di raggiungerlo. Senza azioni disoneste, beninteso».
Sa che Tempesta d’amore in Italia ha un seguito fanatico e leale?
«Lo so, assieme alla Germania, l’Italia è il Paese che alimenta maggiormente il nostro successo. Più volte mi sono interrogato sui motivi alla base di questa popolarità. Quando li avrò scoperti, potrò mettermi a fare il produttore di fiction (ride, nda)».
I tedeschi amano l’Italia, dopotutto.
«Da ragazzo trascorrevo le vacanze estive in Sardegna. Ho ricordi molto piacevoli di quel periodo».
Adesso ci dirà magari che ha una fidanzata italiana!
«No, la mia ragazza è tedesca. Ha trent’anni, si chiama Milena e fa la fotografa. Vive a Berlino. Appena termino gli impegni serrati di Tempesta d’Amore, che è girata a Monaco, corro a trovarla».
Trascorrerà con lei il Natale?
«Con lei, con la mia e con la sua famiglia. A Capodanno andremo da qualche parte in montagna».
Oltre alla recitazione, quali altre passioni coltiva?
«Tutto ciò che è collaterale al mondo artistico. Suono la chitarra, faccio da speaker in alcuni audiobook. E ho una passione sfrenata per le auto d’epoca».

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Kai Albrecht)