Pubblicato il 28/11/2014, 17:01 | Scritto da La Redazione

JAN HARTMANN, “TEMPESTA D’AMORE”: “FACCIO L’ATTORE, MA AVREI POTUTO DIVENTARE UNA ROCKSTAR”

JAN HARTMANN, “TEMPESTA D’AMORE”: “FACCIO L’ATTORE, MA AVREI POTUTO DIVENTARE UNA ROCKSTAR”
TVZOOM inizia una carrellata di presentazione di tutte le new entry della soap tedesca di Rete 4, la cui decima stagione andrà in onda dal 20 dicembre. Cominciamo con un volto noto al pubblico italiano, quel Jan Hartmann già popolare per la soap “Alisa-Segui il tuo cuore”, incontrato in un hotel milanese.meta name=”news_keywords” content=”jan hartmann, […]

TVZOOM inizia una carrellata di presentazione di tutte le new entry della soap tedesca di Rete 4, la cui decima stagione andrà in onda dal 20 dicembre. Cominciamo con un volto noto al pubblico italiano, quel Jan Hartmann già popolare per la soap “Alisa-Segui il tuo cuore”, incontrato in un hotel milanese.meta name=”news_keywords” content=”jan hartmann, tempesta d’amore, rete 4, niklas stahl

Jan Hartmann. 34 anni. Tedesco, attore. Lo incontriamo a Milano. Ostenta quel piglio sicuro e cordiale della Germania del nord, è abile nel mettere a suo agio l’interlocutore di turno. Il pubblico italiano, forse, lo conosce già: era tra i protagonisti di Alisa, segui il tuo cuore. È lui, una delle new entry della decima stagione della soap Tempesta d’amore (Rete 4, dal 20 dicembre). Interpreta il ruolo di Niklas Stahl, primogenito di quattro figli, chef appassionato che rileva la cucina dell’hotel Furstenhof (teatro delle vicende in salsa sturm und drang) nonostante le tensioni col padre. Nutre una passione segreta per Sophie (che in realtà si scoprirà essere Julia Wegener) e si distrae da essa flirtando con Patrizia Dietrich. C’è da capirlo. L’amore tira fuori per intenzione ciò che si sente dentro per ossessione. Il segreto per non soccombergli è affrancarsi dalla formula ricattatoria che ogni idea fissa comporta, diversificando la rappresentazione dei sentimenti.
Il suo personaggio in Tempesta d’amore ha tratti distintivi notevolmente approfonditi. Primo fra tutti, il rapporto col padre, tutt’altro che idilliaco.
«Il padre di Niklas è un uomo d’affari di successo. Desidera che il figlio percorra le sue orme. Per lui, la cucina è “roba da donne”, ha una mentalità all’antica. Addirittura, Niklas da giovane è stato spedito in collegio per imparare a rigar dritto. Ma, come spesso accade, più una passione viene avversata, più viene alimentata, per cui Niklas non si darà affatto per vinto. Durante le puntate, le contrapposizioni tra i due non mancheranno».
Tuttavia, la soap non si chiamerebbe Tempesta d’amore se non ci fossero tempeste amorose…
«Non mancheranno, ve lo garantisco! Il mio personaggio non è il massimo della fortuna, in amore. Si accorge di nutrire una passione sconsiderata per la sorella Sophie (che poi si scoprirà non essere davvero sua sorella, n.d.a.) e, per distrarsi da questa ossessione, inizia una relazione con Patrizia, donna fredda e calcolatrice, arrivando a sposarla».
Sa che anche ai tempi di Alisa interpretava il ruolo di un individuo non proprio fortunato in amore?
«Sì, me lo ricordo. Ma non temete, non porto sfiga (ride, n.d.a.)».
Con la soap Alisa c’è anche un altro punto di raccordo: l’attrice Nadine Warmuth. In Alisa era sua moglie. Anche in Tempesta d’Amore, avendo il ruolo di Patrizia. Finirete per sposarvi davvero.
«Hai ragione. Ci siamo ritrovati anche qui. Siamo ottimi amici e colleghi».
Solo amici e colleghi, dunque?
«Certo. Io sono già fidanzato, nella vita reale».
A proposito di vita reale. Alisa era girato a Berlino, Tempesta d’Amore a Monaco di Baviera.
«I berlinesi hanno la fama di essere freddini, con modi spicci. I bavaresi, invece, sono più calorosi, sono il popolo più latino di tutta la Germania».
E degli italiani, che ne pensa?
«Dell’Italia adoro la sua familiarità conviviale, il gusto per la compagnia e per la condivisione di esperienze. Senza contare che io amo mangiare bene, il cibo è una dimensione importante della vita, non va trascurato. Conosco Venezia, Verona. Da ragazzo andavo in vacanza in Toscana. Ho girato anche una fiction in Sicilia per la tv tedesca, Crociera per la felicità».
A proposito di cibo: com’è la situazione cooking show, nella tv tedesca?
«Ce ne sono tantissimi. Aspiranti chef che si sfidano sotto l’occhio di chef professionisti, chef professionisti che si battono tra di loro, tutorial per imparare a cucinare. Non ci facciamo mancare niente».
Lei ha fama anche di grande sportivo, lo sa?
«Quando non sono impegnato sul set, condivido con la mia fidanzata la passione per ogni genere di sport. Davvero. Mi mancano solo gli sport aerei estremi, ma state tranquilli: ci arriverò».
Visto che il suo personaggio in Tempesta d’amore ha un rapporto controverso col padre, mi viene da chiederle: i suoi genitori hanno sempre incoraggiato la sua carriera?
«Sulle prime, avrebbero preferito per me una strada più concreta e sicura. Poi hanno compreso il mio impegno. Oggi mia mamma è la mia fan più accanita. Mio padre è meno caloroso, ma so che apprezza».
Mi par di capire che lei abbia sempre voluto fare l’attore, come mestiere, vero?
«Sbagliato. Io volevo essere una rockstar. Ho iniziato la mia carriera come musicista. Ancora oggi, suono diversi strumenti. Solo che, quando avevo 18 anni e suonavo con la mia band in giro per i locali, un agente cinematografico mi propose di fare un provino. Accettai. Fu un disastro! Ma si accese la scintilla per la recitazione. Che non si è mai spenta».
Apra il cassetto dei sogni e ce ne confidi uno.
«Facile. Un ruolo da cattivo. Da cattivo vero. Per sfatare i luoghi comuni sul mio faccino da bravo ragazzo».

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Jan Hartmann)