Pubblicato il 13/11/2014, 11:03 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – SIMONA VENTURA: “LA CRISI FARÀ PIAZZA PULITA DEGLI INCAPACI IN TV”

 

La conduttrice: “Ora posso permettermi di lavorare a progetto”.meta name=”news_keywords” content=”simona ventura, il bello del calcio, canale 21, il mattino

Rassegna stampa: Il Mattino, pagina 19, di Luciano Giannini.

Simona Ventura: “La crisi farà piazza pulita degli incapaci in tv”

La conduttrice: “Ora posso permettermi di lavorare a progetto”.

Lei si definisce «una sudista del Nord» e conquista il pubblico in studio e a casa ringraziando per l’accoglienza: «Sono felice di essere in una città che non è seconda a nessuno». L’amico e partner Gene Gnocchi, per otto anni al suo fianco a «Quelli che il calcio», l’accoglie in trasmissione avvolgendola nella sua pungente ironia: «È l’antesignana delle coppie calcistiche, lei e Bettarini, Ilary Blasy e Totti, Vieri e la Canalis… Giovinco e Peppa Pig». Lei è Simona Ventura, ospite d’onore del «Bello del calcio», lo show sportivo del lunedì sera di Canale 21, che lo produce assieme alla Quaranta Production. Il format, però, l’ha ideato un’altra donna, di una generazione più giovane, la conduttrice Claudia Mercurio: «Ho pensato alle trasmissioni di Arbore, all’unione di linguaggi diversi per costruire un varietà veloce, informale, colorato, musicale, in grado di parlare di calcio con firme e personaggi illustri dello sport e del giornalismo, ma anche di garantire un buon intrattenimento». E Paolo Torino, editore della tv: «Con Il bello del calcio Canale 21 riunisce tutta la famiglia. E gli ascolti ci danno ragione, raggiungono anche il 3 per cento di share». Al fianco della Mercurio, la storica televisione privata napoletana ha accostato un volto noto della tv come il giornalista e opinionista Ivan Zazzaroni e Gene Gnocchi nell’abituale ruolo di “guastatore”.

Simona, dopo Mediaset, dopo la Rai, dopo Sky, lei è una donna libera ormai.

«Sì, credo di potermelo permettere con tutto quel che ho fatto in 25 anni di carriera… “Mai dire gol”, “Zelig”, “Le Iene”, “Quelli che il calcio”, “L’isola dei famosi”, “X-Factor”. Ora è meglio lavorare a progetto».

Il gossip della rete la vuole giurata a «Notti sul ghiaccio» di Milly Carlucci, che segnerebbe il suo ritorno in Rai; oppure all’«Isola dei famosi» targata Mediaset. Dov’è la verità?

«Da nessuna parte. Sono lusingata, ma di “Notti sul ghiaccio” non so nulla. Quanto “all’lsola”, sarà condotta da Alessia Marcuzzi. Le faccio tanti auguri. Per ora mi guardo attorno e aspetto».

Invece, condurrà la prossima edizione di «Miss Italia». A «II bello del calcio» ha invitato le ragazze napoletane a iscriversi dicendo: «stiamo facendo le selezioni».

«Ma no, era solo un appello. Il concorso ha bisogno di partenopee belle e parlanti».

Lei segue il calcio da anni. Che cosa le piace di questo sport?

«La passione. E l’imprevedibilità. Un giorno Benitez è un incompetente, il giorno dopo un idolo da venerare. A proposito, come lo vedete come sindaco di Napoli? E poi…».

Poi?

«Del calcio mi piace il calore, anche se è sempre più difficile trovarlo, perché il suo mondo è cambiato. Troppo business».

Lei, che è di fede torinista, del Napoli che cosa dice?

«I suoi campioni sono entrati in forma più tardi perché hanno dovuto cominciare prima del tempo la preparazione in vista dei preliminari di Champions. Ora si comincia a vedere il vero Napoli. E il mio Torino ne ha già fatto le spese».

E della città?

«L’amo. Ho tanti amici. Senza contare il clima: sono partita da Milano che pioveva e faceva freddo. Qui trovo 10 gradi in più. Un sollievo già solo per lo spirito».

Come vede la tv di oggi?

«La crisi ha portato e porterà una selezione naturale. Chi sa nuotare senza salvagente, nuoterà e resisterà. Gli altri affogheranno. Meglio così. La tv deve farla chi ne è capace».

Le piace «Quelli che il calcio» senza di lei?

«Bellissimo».

Che cosa dice dell’incidente del seno nudo in prima serata di Veronica Maya? Si è lasciata scivolare il vestito…

«Ma no. Non è stato voluto. Conosco bene Veronica. E, poi, oggi, chi vuole che gridi allo scandalo per una cosa del genere? Gli scandali sono altrove».