Pubblicato il 10/11/2014, 12:31 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – GUIA SONCINI: “LA MAYA DESNUDA E IL BLUFF DI RAI 1”

La presentatrice che balla con il seno fuori dal vestito in prima serata, commentato dalla giornalista twitstar.meta name=”news_keywords” content=”il mattino, guia soncini, veronica maya, tale e quale show, seno

Rassegna stampa: Il Mattino, pagina 51, di Guia Soncini.

La Maya desnuda e il bluff di Rai 1

La presentatrice che balla con il seno fuori dal vestito in prima serata.

Ho visto le migliori menti della mia generazione passare il sabato mattina davanti al monitor, tenendo aperto il sito della Rai e l’app del cronometro, per controllare quanto fosse stata lunga l’eternità dell’esposizione in diretta dei capezzoli di Veronica Maya, quanto ci avessero messo a interromperla. Ho visto Carlo Conti, in un venerdì sera per famiglie, trasformarsi nella Julia Roberts di Notting Hill, quella che chiedeva a Hugh Grant perché gli uomini si agitino tanto alla vista di due tette: «Sono solo tette». Alle undici di venerdì sera, Tale e quale è passato da «il programma dell’anno» a «il programma delle tette». Fin lì, era un successo fatto di ingredienti ovvi come lo sono sempre quelli dei successi in quel gigantesco regno del senno di poi che è la televisione. C’era l’elemento “best of” funziona e vince qualunque programma in cui vengano cantate canzoni note alla nostra memoria, dal Karaoke con cui divenne famoso Fiorello al Furore di Rai 2 negli anni Novanta all’ultimo varietà condotto da Massimo Ranieri. C’era il gusto per l’imitazione da varietà anni Settanta-Ottanta. Quello per il travestimento che permette di solleticare le pruderie del pubblico medio, benissimo rappresentato in studio da due dei giurati, Claudio Lippi e Christian De Sica (il terzo componente della giuria è Loretta Goggi). Poi è arrivata una Maya, come da profezia. Veronica Maya è una delle fanciulle, trasparenti ma inamovibili, rimaste a Rai 1 dalla gestione di Fabrizio Del Noce. E sempre difficile per loro farsi notare. Eleonora Daniele, la più impiegatiziamente trasparente di loro alla conduzione di Unomattina, tenta d’imbastire polemiche quando va ospite da Vespa (cose tipo: all’addio al celibato in un ristorante veneziano, George Clooney non ha ordinato piatti veneti). Lorena Bianchetti si fece venire un attacco di panico quando il mago Silvan (noto sovversivo) a Domenica In disse che a Berlusconi sarebbe servita la bacchetta magica. Veronica Maya fa lo Zecchino D’Oro: la sua priorità era non farsi percepire più come una fatina asessuata per spettatori minorenni. Qualche settimana fa, la sua performance emulatoria aveva avuto come oggetto Miley Cyrus. I personaggi da imitare vengono scelti dagli autori, e l’ex bambina del Disney Club che negli ultimi anni ha dato più volte scandalo coi suoi ammiccamenti sessuali dev’essere sembrata un eccellente modello comportamentale per la doppia vita di Veronica. Nel video riproposto da Maya sul palco di Rai 1, Miley cavalcava una palla da demolizione, e a un certo punto era pure nuda. La fatina locale aveva rimarcato d’essere stata più pudica della cantante americana: si era limitata a stare in mutande e reggiseno.

Venerdì, prima dell’esibizione c’era stata l’abituale registrazione in cui, in abiti civili, il concorrente spiega a Carlo Conti come ha preparato il personaggio. Già lì, davanti al televisore di casa mia si commentava «Ammazza com’è vestita questa»: trasparenze da cene eleganti. Nello stesso siparietto, Maya ringraziava Conti giacché quel programma le aveva permesso di fare cose che su Rai 1 mai avrebbe creduto possibili (dovrete fidarvi del mio resoconto: la Rai, ultima rimasta a credere nel diritto all’oblio, ieri pomeriggio ha tolto la puntata dal proprio sito; potete di continuare a rimirare la Maya desnuda pubblicata in tutti gli altri siti Internet, ma vi manca il contesto, ovvero il resto della puntata). Verso le undici, Veronica Maya sale sul palco facendo Veronica Ciccone, in arte Madonna, nel video di Material Girl. Con lo stesso vestito, che a sua volta era un omaggio a quello di Marilyn Monroe nell’identica scena di Gli uomini preferiscono le bionde: rosa senza spalline. Al diciottesimo secondo, è già scapezzolata. Si aggiusta un pochino, ma neppure troppo, continuando a cantare. I ballerini la sollevano e, portata in gloria tipo statua della Madonna in processione, il vestito le scende fino al punto vita. I ballerini gli unici con un po’ di buonsenso là intorno la girano e le fanno da paravento, acciocché se lo tiri su. Macché: quando si volta verso la telecamera, il vestito è ancora giù. Prima che entri in scena Carlo Conti a coprirla, passa un minuto. Televisivamente, un’eternità di silicone. Nessuno ha così poca stima del più riuscito programma dell’anno da pensare che non avessero fatto una prova. Che nessuno avesse verificato che un vestito che non stava su neanche da fermo (non) scendesse ballando. Nessuno sarà così malpensante da credere che i tre punti di share guadagnati da Tale e quale durante Material girl non siano il risultato del lavoro di autori capacissimi. Al rientro dalla pubblicità, Conti ci ha spiegato che «sono ben altre le cose di cui scandalizzarsi». La scuola di pensiero Julia Roberts ha le sue ragioni: sono solo tette. Ma quando la Veronica rivestita torna a fare il suo numero, i giurati fanno le battute di tredicenni che abbiano appena visto le loro prime tette. Se, fingendo di ammonire noi del pubblico, il conduttore voleva prevenire l’umorismo di grana grossa dei suoi giurati, non gli è riuscito. La buona notizia è che, al «Chi?» che finora aveva accolto il suo nome, Veronica Maya potrà finalmente rispondere con un curriculum: quella che, incredibile, sotto il vestito aveva le tette.