Pubblicato il 08/11/2014, 13:01 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – ALDO GRASSO: «IL TESORO DEL NOSTRO PAESE. SE SKY ARTE FA SERVIZIO PUBBLICO»

«Sky Arte ha compiuto due anni, ma 24 mesi sono stati sufficienti al canale per imporre la propria identità, per vincere la scommessa dell’investimento culturale, per ribadire, se ce ne fosse ancora bisogno, che cultura non è un contenuto ma un carattere delle cose che ci preserva dal dover distinguere l’alto dal basso o cose del genere. Il critico del Corriere della Sera fa un punto sul canale tematico di Sky.

 

RassegnaStampa: Corriere della Sera, pagina 63, di Aldo Grasso

 

Il tesoro del nostro Paese: se Sky Arte fa Servizio pubblico

 

Sky Arte ha compiuto due anni, ma 24 mesi sono stati sufficienti al canale per imporre la propria identità, per vincere la scommessa dell’investimento culturale, per ribadire, se ce ne fosse ancora bisogno, che cultura non è un contenuto ma un carattere delle cose che ci preserva dal dover distinguere l’alto dal basso o cose del genere.

Sky Arte, diretto da Roberto Pisoni, è riuscito a fare un’operazione importante. Non basta proporre l’arte nelle sue declinazioni: pittura, scultura, architettura, musica, letteratura, teatro, fotografia, design e tutte le forme di espressione artistica. Questo è solo il punto di partenza; il canale è stato favorito (rispetto, per esempio, a Rai5) dal poter contare su grandi produzioni internazionali, a cominciare dal gemello inglese di Sky Arts. Avere dei modelli internazionali con cui confrontarsi è importante perché permette anche alle produzioni italiane di trovare linguaggi per dare dignità televisiva a una materia che rischia sempre di accontentarsi di essere «contenuto» nobile. 

Pochi giorni fa Sky Arte ha trasmesso in prima visione il documentario Domus Aurea – Il sogno di Nerone (prodotto con Ballandi/Arts): abbiamo così potuto vedere gli ambienti più spettacolari della reggia simbolo dell’epoca del primo Impero romano. E anche questa è una scommessa importante, forse uno dei caposaldi — è paradossale dirlo — del Servizio pubblico: valorizzare il patrimonio artistico nazionale. Non ho numeri sottomano per dare un quadro esatto, ma per quel che ho visto, Sky Arte ha dato molto spazio a quell’immenso e prezioso tesoro che malamente custodiamo nel nostro Paese.

Dal punto di vista puramente televisivo c’è un altro punto da sottolineare. Sky Arte è diventato un brand, mentre altre reti che pur trattano argomenti culturali non ci sono ancora riusciti. Brand significa riconoscibilità e condivisione: una firma che funziona da garanzia e promessa.