TORNA “GIOVANI A RISCHIO”, PER RACCONTARE ADOLESCENTI ALLO SBANDO A CUI SI FA PROVARE LA VITA DEL CARCERE DURO

Da giovedì 6 novembre alle 22.55 su Crime + Investigation, la terza stagione del programma che racconta come salvare ragazzi problematici negli Usa.meta name=”news_keywords” content=”giovani a rischio, crime + investigation, a+e network, luisella costamagna“

Lui, a soli sedici anni, faceva parte di una banda criminale e trafficava droga. Lei era un’adolescente che abusava di alcol e stupefacenti di fronte allo sguardo impotente della madre. Si ritenevano intoccabili fino a quando sono finiti in prigione per un giorno. Storie di orinario degrado, dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Asia all’Africa, la gioventù problematica è un male che non conosce latitudini. E così ce la racconta la terza stagione di Giovani a rischio, su Crime + Investigation (canale 118 di Sky) da giovedì 6 novembre alle 22.55, quest’anno senza Luisella Costamagna, emigrata in Albania ad Agon Channel. La serie segue da vicino il programma di riabilitazione realizzato negli Stati Uniti e rivolto ai minori: far trascorrere a ragazzi con problemi con la legge una giornata in un carcere di massima sicurezza, a stretto contatto con le guardie e i condannati, anche pluriomicidi. Tra le diverse storie seguiremo da vicino la vicenda di Joseph, che non controlla la rabbia con i suoi genitori adottivi, o di Kevon che, per imitare il fratello maggiore Keshawn, finisce dietro le sbarre. Il programma Giovani a rischio (titolo originale Beyond scared straight) è tratto dal documentario premio Oscar nel 1978 Scared Straight! di Arnold Shapiro.

(Nella foto un momento di Giovani a rischio)