Pubblicato il 02/11/2014, 10:52 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: CASO CUCCHI, COSÌ GRAVE DA SCUOTERE PERFINO I TG


Cosa è successo nelle stanze della Rai il pomeriggio di venerdì? Quale spirito ha resuscitato nei cuori e nelle menti dei giornalisti radiotelevisivi l’orgoglio della professione? Chi lo sa, comunque qualcosa di rivoluzionario, visto che le aperture di tutti i tg sono andate allo scandaloso verdetto del caso Cucchi e non come da tradizione al giuramento di Paolo Gentiloni{/sumamary}

Rassegna Stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 21, di Paolo Ojetti

TG PAPI

Caso Cucchi, così grave da scuotere perfino i Tg

Cosa è successo nelle stanze della Rai il pomeriggio di venerdì? Quale spirito ha resuscitato nei cuori e nelle menti dei giornalisti radiotelevisivi l’orgoglio della professione? Merito dei folletti di Halloween, entrati a Saxa Rubra come inafferrabili Casper o come il tenero fantasma di Canterville che cercava solo amore per riposare in pace? Chi lo sa, ma il risultato è stato buono, buonissimo, ottimo verrebbe da esagerare. Comunque rivoluzionario, visto che le aperture di tutti i tg sono andate allo scandaloso verdetto del caso Cucchi e non come da tradizione al giuramento di Paolo Gentiloni: il calvario di un ragazzo ha fatto piazza pulita degli sbaciucchiamenti e delle autocelebrazioni della Casta e persino delle scarse memorie retrograde di Napolitano sulla trattativa Stato-Mafia. E il modo con cui il calvario è stato raccontato è ancora più rivoluzionario. Bianca Berlinguer in studio con la sorella di Stefano Cucchi, ha srotolato la gigantografia del fratello tumefatto, straziato, morto. Un conto è sventolarla sul marciapiede davanti alla Corte di Appello, un conto sul palcoscenico televisivo che ti fa entrare in casa una morte a credito. Indescrivibile il viso di Bianca Berlinguer, insopportabile il viso violaceo un metro per settanta del ragazzo, ucciso ancora dalla malagiustizia. Una bandiera. E se il Tg3 è una macchina che spesso esce dai binari dell’ovvio, la sorpresa più grande è arrivata con il Tg1, la voce dei padroni, l’ortodossia mediatici dei poteri qualsiasi essi siano, il sofficino di ogni notizia che possa disturbare i manovratori di turno. ED ECCO che dopo un servizio prudentissimo di Perla di Poppa sulla sentenza che mandava assolti infermieri, medici e poliziotti, è seguito un documento straziante, un filmetto amatoriale che la famiglia aveva in casa, che ha consegnato a Carolina Casa e che Mario Orfeo ha mandato in onda. Era la festa di compleanno di Stefano, l’ultima, una festa come tante, la torta, il coretto “perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo”, un bacio alla mamma, un abbraccio alla sorella, le candeline e un messaggio non detto: potrebbe capitare a ognuno di noi, in ogni famiglia. E il Tg2? Purtroppo non ha fatto il minimo sforzo per uscire dalla routine che lo sta soffocando: un servizio striminzito e stop. È il figlio abbandonato della Rai, il figlio inutile. Perché non trasformarlo in break news? Sarebbe meno imbarazzante e, soprattutto, meno costoso.