Pubblicato il 28/10/2014, 16:32 | Scritto da La Redazione

VERA DRAGONE: “RITORNO IN ‘QUESTO NOSTRO AMORE 70’ E SOGNO UNA CENA CON VINCENT CASSEL”

L’attrice e cantante si racconta a TVZOOM: dal ruolo nella fiction con Neri Marcorè e Anna Valle al progetto musicale di swing al femminile, non scordando di aprire il cassetto dei sogni e di parlare un po’ del suo privato.meta name=”news_keywords” content=”vera dragone, ladyvette, questo nostro amore 70, gisella mittone

Vera Dragone. Professione: attrice e cantante. Segno Zodiacale: Toro. Il massimo della pragmaticità terra-terra, secondo gli astrologi. «Non nel mio caso, io non riesco mai a stare ferma, sento il bisogno di fare tante cose, di volare con un briciolo di incoscienza», puntualizza lei. «Sarà il mio ascendente Gemelli». Sarà anche merito di un destino tracciato. Fin dall’infanzia ha respirato profumo di spettacolo. Complice il nonno, il documentarista Vittorio De Seta. La nonna, attrice teatrale che ha lavorato con De Filippo. E il cugino, Giorgio Gherarducci della Gialappa’s Band. Quando non si riesce a star fermi, tanto vale estremizzare il dinamismo. Vera, rappresentata dall’agenzia QuattroP (www.quattrop.com) è tra le protagoniste della fiction Rai Questo nostro amore 70, con Neri Marcorè e Anna Valle. Ma, per non farsi mancare niente, girerà i locali italiani con la sua band, Ladyvette (assieme a lei, le colleghe attrici Teresa Federico e Valentina Ruggeri) una sorta di Trio Lescano post litteram impegnato nella rivisitazione in chiave swing dei successi pop contemporanei.
Il tratto principale del suo carattere.
«L’energia. Sono molto vivace, devo fare tante cose. Tantissime. Se mi metti davanti a una telecamera, posso parlare per ore».
La sua attitudine si sposa bene con il suo personaggio, Gisella Mittone, che torna nella fiction Questo nostro amore ’70. Una figura anticonformista e battagliera, in un contesto di grandi trasformazioni sociali.
«Gisella Mittone è la migliore amica di Benedetta (Aurora Ruffino), la figlia maggiore di Vittorio Costa (Marcorè) e Anna Ferraris (Valle). Come nella precedente stagione della fiction, i suoi tratti distintivi sono evidenti: è una donna emancipata, molto avanti per l’epoca in cui si trova a vivere. Ha una spiccata creatività, dice sempre quello che pensa, non si accontenta mai. Queste caratteristiche hanno affascinato Benedetta, con cui ha instaurato un solido rapporto».
La prima stagione era ambientata prima del ’68. Stavolta siamo negli anni ’70, alcune trasformazioni sociali avvenute hanno sparigliato le carte.
«Gisella era già un personaggio evoluto e anticonformista prima del ’68. Questa volta, per lei ci saranno grossi cambiamenti, sia a livello lavorativo, sia personale, che in un certo qual modo coincidono con quelli degli altri protagonisti. Io stessa sono rimasta colpita, quando sul set mi hanno rivelato alcuni snodi della storia che non conoscevo. È stata una sorpresa anche per me (ride, nda)».
Chi glieli ha rivelati?
«Neri Marcorè. Una mattina ci siamo trovati assieme nella sala trucco. Lui ha iniziato a filmarmi col telefonino, fingendo di trovarsi davanti al mio personaggio, Gisella. E mi ha raccontato particolari che ancora non conoscevo».
A che cosa avrebbe pensato Vera Dragone se fosse vissuta in quel periodo?
«Chissà. Di sicuro avrei avuto grandi speranze. In quell’epoca si guardava al futuro con trepidazione, i cambiamenti sociali erano vissuti intensamente, c’era maggior impegno».
Anche il mestiere di attore è cambiato, rispetto ai decenni trascorsi.
«Oggi è fondamentale sapersi declinare sul web. Usare i social. Conoscere bene l’inglese…».
…e conoscere la dimensione talent o reality della tv. Sono formati che aprono porte anche alla sua professione.
«Molto dipende dall’attitudine con cui si partecipa. Il talento da solo non basta. L’essenziale è la preparazione di base, che significa tanto studio, curiosità, desiderio. La dimensione talent, forse, ha maggior influenza nella carriera di un musicista, piuttosto che in quella di un attore».
Lei è anche musicista, del resto.
«Con le colleghe attrici Teresa Federico e Valentina Ruggeri ho formato la band Ladyvette. Ci rifacciamo all’immaginario anni ’50. Abbiamo studiato canto jazz, rielaboriamo in chiave swing i successi pop contemporanei. Siamo reduci da alcuni esibizioni in Inghilterra, in questo periodo suoneremo a Roma».
Come concilia l’attività musicale con quella di attrice?
«Faccio dei grandi slalom. Cerco di non fermarmi mai. La difficoltà maggiore emerge quando sono impegnata con delle tournee teatrali, che si svolgono di sera, come i concerti. In quel caso, cerco di organizzarmi per conciliare gli impegni».
La vita di un attore, diceva Mastroianni, è fatta di lunghe attese.
«Verissimo. Spesso mi è capitato di essere selezionata per delle parti e di essere scartata all’ultimo momento. Ecco, in quelle occasioni ho dei momenti di scoramento, penso di mollare tutto e di andare a fare la bancaria. Poi mi passa. L’importante è sapersi reinventare. Il progetto di canto, per esempio, ha fatto da sponda a momenti di attesa nella recitazione. Ma il lavoro di attrice ti accompagna sempre. Anche nell’attesa».
Ha delle tournee che la aspettano, in questo periodo?
«A novembre inizierò le prove di uno spettacolo con Marco Bocci sulla vita di Modigliani. Modigliani-Modi Maudit».
Sul set di Questo Nostro amore come ci è arrivata?
«Avevo fatto un provino per una pubblicità. Sul set c’era Claudia Marotti, la produttrice della fiction. In quel periodo, ero appena uscita da una storia sentimentale travagliata con un fidanzato tremendo, un vero maleducato. Forse anche un po’ tamarro. Mi sono sfogata e ho raccontato le mie vicissitudini. Claudia è rimasta colpita dal racconto. Mi ha detto: “Interpreta il provino con la stessa verve con cui mi hai narrato la tua storia”. E mi ha chiamata per la fiction».
Ma scusi, le piacciono i fidanzati un po’ tamarri?
«Ma no, intendevo maleducato (ride, nda). Infatti la storia non è durata».
Attualmente è fidanzata?
«Ho un bellissimo gatto. Si chiama Silvano».
Qualcuno che possa partecipare alla vita domestica assieme a Silvano, c’è?
«Chi lo sa? Arriverà, magari».
Ma la vita professionale di un’attrice sempre impegnata è conciliabile con la progettualità sentimentale a lungo termine? Magari con una famiglia?
«Certo. Perché no? Per fare passi del genere ci vuole una buona dose di incoscienza. Non si deve rimuginare troppo. Penso a mio fratello: ha soltanto 23 anni, eppure ha avuto un figlio dalla sua compagna. Dipende dalle situazioni e da come si vivono. Non mi creo aspettative».
Le faccio da dottor Stranamore. Mi dica un collega che inviterebbe a cena.
«Vincent Cassel. È brutto. Ma ha un carisma pazzesco».
Vincent Cassel è tamarro?
«Se è tamarro, è un tamarro nobile».
Primo sogno nel cassetto svelato. Me ne dica un altro.
«Partecipare a una produzione cinematografica o tv internazionale».
Magari con Vincent Cassel.
«Magari! Glielo dite voi?».
Gli manderò l’articolo. A proposito di produzioni internazionali, oggi si dice che le serie tv abbiano soppiantato i film nella narrazione dell’epica contemporanea.
«In parte è vero. Soprattutto per quanto riguarda le serie americane. Hanno grandi mezzi economici e grandi protagonisti».
Le serie americane stanno conquistando l’Italia.
«Fanno colpo su quella fascia sociale medio borghese che può permettersi l’abbonamento pay e che cerca qualcoa di diverso dalla generalista. Una maggior ricerca narrativa e qualitativa».
La situazione delle produzioni italiane sulle generaliste, invece?
«Ci sono mezzi economici minori e tempi di lavorazione più veloci. Bisogna sopperire col talento degli interpreti».
Lei guarda la tv?
«Non tanto».
La solita attrice radical chic che si fa un vanto nel non guardarla?
«Ma no. Ho poco tempo. Guardo le serie, ecco. Boardwalk Empire, Dexter, che è pazzesco. Master of Sex».
La città che la rappresenta.
«Roma. Incasinata. Frenetica. Ma non avrei potuto trovare di meglio».
Mi collego a una sua risposta precedente. Se non avesse scelto questo mestiere, che cosa avrebbe fatto? La bancaria per davvero?
«Oddio, non saprei. Forse la costumista. Mi diverto un sacco a cercare stoffe, creare vestiti».
Che farà durante la messa in onda di Questo nostro amore 70?
«Guarderò le puntate, ovviamente. Ho organizzato un gruppo d’ascolto con alcuni amici. Stasera però dovrò allontanarmi a metà della messa in onda. Mi aspetta un concerto con Ladyvette…».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Vera Dragone)