Pubblicato il 28/10/2014, 10:03 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – AUGUSTO MINZOLINI CONDANNATO A 2 ANNI E MEZZO IN APPELLO PER LE CARTE DI CREDITO RAI

Peculato per uso improprio della carta di credito Rai, nella pena anche l’interdizione dai pubblici uffici. L’azienda: “Cene a base di ostriche”. In primo grado era stato assolto. Il senatore: “Allibito, dov’è la certezza di diritto?”.meta name=”news_keywords” content=”la repubblica, rai, augusto minzolini, appello

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 12, di Silvio Buzzanca.

Augusto Minzolini condannato a 2 anni e mezzo

Peculato per uso improprio della carta di credito Rai, nella pena anche l’interdizione dai pubblici uffici. L’azienda: “Cene a base di ostriche”. In primo grado era stato assolto. Il senatore: “Allibito, dov’è la certezza di diritto?”.

Augusto Minzolini è stato condannato in appello a due anni e sei mesi di carcere, più l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena, per peculato continuato. Avrebbe fatto un uso improprio della carta di credito aziendale della Rai fra il 2009 e il 2011 quando era direttore del Tg1. La sentenza, emessa ieri dalla Terza Corte di Appello di Roma, ribalta quella di primo grado e infligge al senatore di Forza Italia più dei due anni che erano stati richiesti dal Procuratore generale. La vicenda, partita da un esposto dell’Italia dei Valori, ruota intorno a 65mila euro che il giornalista aveva speso in pranzi e cene nell’arco di quattordici mesi durante il suo incarico di direttore. Soldi che Minzolini ha già restituito alla Rai. I suoi avvocati, Franco Coppi e Fabrizio Siggia, avevano chiesto la conferma della sentenza di assoluzione arrivata in primo grado con la motivazione che «il fatto non costituisce reato». Gli avvocati di Minzolini hanno ricordato che la carta in possesso del giornalista era «un mezzo di pagamento agevolato assegnato a Minzolini dalla direzione generale della Rai senza dover attendere il rimborso delle spese sostenute nel suo ruolo di direttore del telegiornale». Per la difesa del senatore di Forza Italia, inoltre «non c’era nessuna indicazione nel regolamento su come giustificare e rendicontare le spese. Lo prova il fatto che per 18 mesi la Rai non ha avuto nulla da ridire sulle ricevute spedite per il rimborso». La Rai ha invece avuto da ridire e si è costituita parte civile nel processo. E il legale di Viale Mazzini ha chiesto: «Cene da oltre 400 euro e lui, Minzolini, non ricorda?». L’avvocato ha sottolineato che «sono tutte cene in ristoranti di lusso. Con ostriche e vini da 100 euro a bottiglia. I menu scelti da Minzolini presentano ben 23 volte il consumo di ostriche. Il pasto è accompagnato in 16 occasioni dallo champagne e comunque sempre da vini pregiati».

Coppi e Siggi adesso aspettano le motivazioni della sentenze per fare ricorso in Cassazione. Minzolini su Twitter si dice «allibito e attonito. Assolto da Corte dei Conti, in primo grado e dal giudice del lavoro, condannato a 2,6 anni in appello. Dov’è la certezza del diritto?». Solidarietà e sostegno sono arrivati al giornalista da parte di Forza Italia. Per esempio da Paolo Romani, presidente dei senatori forzisti. «La condanna a 2 anni e 6 mesi di Augusto Minzolini da parte della Corte d’appello di Roma per peculato è allucinante. aggiunge Daniela Santanchè Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà all’ex direttore del Tg1, vittima di una giustizia a orologeria che oggi ha collezionato un altro tiro al bersaglio ingiusto». Parole di sostegno arrivano anche da Fabrizio Cicchitto. «La mia piena solidarietà ad Augusto Minzolini», dice il deputato del Nuovo centrodestra.