Pubblicato il 23/10/2014, 18:33 | Scritto da La Redazione

“DISNEY ENGLISH”: LA RIVOLUZIONE NELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA INGLESE PER IL TARGET KIDS

“DISNEY ENGLISH”: LA RIVOLUZIONE NELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA INGLESE PER IL TARGET KIDS
Presentato oggi a Milano con Benedetta Parodi nel ruolo di madrina, “Disney English” è il primo corso di inglese Disney per i giovanissimi, in onda tutti i giorni alle ore 8 sul canale Disney in English (Sky 619) e disponibile su Nuovo Sky On Demand e Sky Go. Esempio: ci sono un tedesco, uno svedese, […]

Presentato oggi a Milano con Benedetta Parodi nel ruolo di madrina, “Disney English” è il primo corso di inglese Disney per i giovanissimi, in onda tutti i giorni alle ore 8 sul canale Disney in English (Sky 619) e disponibile su Nuovo Sky On Demand e Sky Go.

Esempio: ci sono un tedesco, uno svedese, un olandese e un italiano. Sembra l’inizio di una barzelletta, di quelle che partono in sordina ma alla fine fanno ridere. Mettiamoli alla prova con la conoscenza della lingua inglese. Qualcosa da ridere salterebbe fuori davvero, specie ascoltando la pronuncia dell’interlocutore italiano, fosse anche il Premier del Paese.
Due le soluzioni praticabili per uscire dal pantano anglofono. La prima: andare tutti a Lourdes. La seconda: torchiare a dovere le nuove generazioni per colmare il gap linguistico nei confronti degli omologhi anglosassoni. Proprio quest’ultima pare essere la soluzione adatta. Disney l’ha capito, presentando a Milano Disney English, corso disponibile in esclusiva per gli utenti del Nuovo Sky On Demand e Sky Go, e in onda tutti i giorni alle ore 8 sul canale Disney in English (619 di Sky). Un’idea destinata a essere esportata nel mondo. Madrina del progetto, Benedetta Parodi, madre di famiglia con giovani pargoli a oggi coinvolti nell’apprendimento dell’inglese a scuola. Per dirla con Dario Rodino, General Manager tv channels and head of Disney Interactive, «Disney English è un corso di inglese dedicato ai bimbi dai 4 agli 8 anni, una vera e propria linea di franchising che parte da Disney Italia per allargarsi a tutti quei Paesi dove può essere utile imparare con facilità la lingua inglese. Sfrutta un’idea semplice: utilizzare il momento ludico e di entertainment garantito dalla tv per fornire un percorso di apprendimento giocoso della lingua».

Facile indovinarne i punti di forza. Da un lato, si tratta di un prodotto editoriale studiato per la fruizione non lineare, modalità soddisfacente sia per Sky, sia per Disney. «La fruizione non lineare aggiunge un 30% di audience in più, nell’arco di una settimana, a quella che viene registrata durante la messa in onda lineare, percentuale che può salire al 50% per eventi particolari e programmi di grande successo come Violetta», dice Rodino. Dall’altro lato, l’attrattiva formativa verso il giovane pubblico. Ciascuno dei 26 episodi dura 35 minuti, si sviluppa intorno a un tema prestabilito (numeri, colori, stagioni, arte, festività, hobby) e ruota attorno a 15 parole e frasi chiave, declinate attraverso il binomio termini/immagini. Una strategia di comunicazione ricorrente (l’introduzione di una sigla musicale, il tema della puntata introdotto da un gruppo di bambini, la messa in onda di una delle tre serie targate Disney Junior) invoglia i piccoli fruitori ad apprendere senza la coercizione di regole ferree.  Luca Revelli, Head of Partners Channels, Digital & Special Activities di Sky Italia, ha commentato: «Questo progetto è un esempio di ciò che chiamiamo “Tv a misura di bambino”. Significa coinvolgere il piccolo spettatore con uno storytelling accattivante, sicuro, attento alle sue passioni e al suo immaginario. Sky ha nell’offerta bambini uno dei suoi punti cardine e Disney è uno degli attori più importanti di questo universo».

Non a caso, il progetto ha radici profonde. Una ricerca Doxa, condotta su un campione di 300 genitori italiani, suddivisi tra uomini e donne, con figli sia maschi sia femmine tra i 4 e gli 8 anni, ha evidenziato come 2 genitori su 3 dichiarino di saper parlare inglese, ma la maggior parte, il 56%, solo a livello scolastico. Inoltre il 50% dei bambini di oggi iniziano a studiare la nuova lingua già alla scuola materna, e il 100% alle scuole elementari a differenza dei loro genitori che hanno iniziato a studiare inglese solo alla scuola media. Se le percentuali di piena soddisfazione dei genitori circa l’apprendimento dell’inglese a scuola dei figli presentano numeri bassi (circa il 14%), i numeri schizzano in alto quando si individuano i fattori corroboranti dell’apprendimento linguistico: tv, web, app, canzoni e giochi. Il futuro, del resto, passa da lì. Come il presente. E il fatto che il primo corso di inglese televisivo targato Disney parta dall’Italia, è confortante. 

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Benedetta Parodi)