Pubblicato il 14/10/2014, 14:31 | Scritto da La Redazione

CRISTINA D’AVENA: DAI RECORD DELLE SIGLE DEI CARTONI ANIMATI A STILISTA

A ridosso dell’uscita del suo nuovo disco, TVZOOM vi spiega perché la cantante è un’artista da Guinness dei primati. Rivelando anche due curiosità inedite sul suo rapporto con Mediaset.meta name=”news_keywords” content=”cristina d’avena, canale 5, kiss me licia, bim bum bam, mediaset

Era il lontano 1981 quando, nell’allora neonata Canale 5, risuonavano le note di Bambino Pinocchio, prima sigla incisa da quella che sarebbe diventata la beniamina di grandi e piccini; da allora, molte cose sono cambiate e di strada ne è stata fatta parecchia, tanto da segnare quattro generazioni di bambini e lasciare ricordi indelebili. Con La canzone dei puffi, il suo primo disco d’oro, con Kiss me Licia e i Bee Hive il primo di platino, mentre con i telefilm della serie Licia, nel 1986, il pubblico poté dare un volto alla voce che accompagnava tutti i cartoni delle tre reti Fininvest. Cartoni, che andavano in onda all’interno di Bim Bum Bam e Ciao Ciao. Cristina D’Avena era orami una star e per questo, dopo quattro stagioni del telefilm, l’azienda, nel nome di Alessandra Valeri Manera (leggi qui), pensò bene di cavalcare il fenomeno e d’inventarsi una serie sulla vera vita della D’Avena: Arriva Cristina fu il primo capitolo, in onda su Italia 1. All’interno, come tutte le serie successive, erano presenti canzoni che facevano da sfondo a ogni puntata. Risultato? Cinque milioni di telespettatori, disco di platino, furia della Rai poiché andava contro il Tg1. Cristina e Cri Cri, secondo e terzo capitolo, riescono a conquistarsi un pubblico ampissimo e due dischi di platino. Cristina, l’Europa siamo noi, ultima tranche della storia andata in onda nel 1991, viene spostata su Rete 4 e subisce un calo di ascolti pesantissimo, tanto da non trovare un seguito.

Curiosità inedita: tanto grande ed entusiasmante fu il successo delle serie precedenti che, all’inizio de L’Europa siamo noi, la casa di produzione decise di opzionare tutti gli attori per altre due serie successive, senza neanche aspettare di vagliare gli ascolti. Chiusa la parentesi di attrice, per Cristina si aprono quelle di conduttrice, senza mai separarsi dalla sue amate sigle: Sabato al Circo, vincitore di un Telegatto, Luna Party, Evviva l’allegria, Buona Domenica, La sai l’ultima, Game boat, tanto per citarne alcune. Gli anni ‘90 portano alla D’Avena tanti successi professionali, tra il disco di platino con Fivelandia 14 e il successo dei suoi show; fra le tante sigle interpretate, Piccoli problemi di cuore è sicuramente un must del suo repertorio. Anche qui una chicca inedita: lo sapete che questo cartone doveva avere una versione live action, come successe con Kiss me Licia? Non se ne fece nulla, poiché a Marina Berlusconi il progetto non convinceva affatto. Erano già iniziati i primi provini e, ovviamente, Cristina si sarebbe accaparrata il ruolo della protagonista. Nel 2001, con l’uscita dall’azienda della Valeri Manera e la cancellazione dei contenitori per cartoons, si assiste a un progressivo abbandono della fascia ragazzi da parte di Mediaset. Pur continuando a essere la numero uno delle sigle made in Cologno, e regina di vendite per la gioia della divisione musicale dell’azienda, si produce e si pensa sempre meno a infanti e adolescenti, facendo scomparire pian piano il “settore ragazzi” su Italia1, catalizzandolo su Boing e Cartoonito. Ma Cristina non sta certo a guardare e, tra un disco e l’altro, dividendosi in video tra Mediaset e DeAgostini, si unisce alla demenziale band Gem Boy, girando tutta l’Italia in concerti sold out. I suoi trent’anni di carriera sono stati festeggiati alla grande da Cristina e da tutta l’azienda, con l’uscita di due cofanetti che racchiudono pezzi storici, chicche, inediti e filmati della prime esibizioni.

Perché una donna dei record? Semplicemente ha inciso 700 sigle, venduto 7 milioni di copie, un disco d’oro, cinque di platino, un suo cd introvabile è stato venduto su e-bay a 3mila euro (nessun artista in Italia ha mai raggiunto una cifra così in un’asta on line), picchi d’ascolto in ogni programma che tocca, da trent’anni legata alla solita azienda. Da un anno a questa parte ha aperto il fans club, sulla pagina Facebook hanno cliccato “mi piace” già più di duecentomila persone, e inaugurato uno store dove trovare tutti i suoi dischi, alcune serie animate, vestiti e accessori; da qui, come se non bastasse, si è reinventata stilista, disegnando una collezione di scarpe trendy, che stanno facendo non poca tendenza tra i giovani. È in arrivo la nuova collezione e a novembre è previsto un nuovo disco, ma di quest’ultimo non possiamo ancora scrivere nulla. La fatina potrebbe diventare un diavolo.

 

Stefano Bini

 

(Nella foto Cristina D’Avena)