Pubblicato il 07/10/2014, 18:02 | Scritto da La Redazione

LE RISATE DI “MADE IN SUD” E L’ECONOMIA DI “2NEXT”: È LA TV DI RAI 2, ALTERNATIVA ALLA NOIOSA SFIDA TRA GIANNINI E FLORIS

Torna oggi a mezzanotte su Rai 2 Annalisa Bruchi alla guida del suo magazine di economia, con la speranza di trascinarsi dietro il pubblico meno “impegnato” del programma comico. Angelo Teodoli, direttore di rete, sa bene che una trasmissione di economia non ha alcuna possibilità di sopravvivere se non a tarda notte.meta name=”news_keywords” content=”annalisa bruchi, 2next, made in sud, angelo teodoli

L’economia spiegata al pubblico di Made in Sud. Succede così: tu spettatore nottambulo che di martedì e non Dimartedì, guardi su Rai 2 Made in Sud per farti quel paio di risate che Massimo Giannini ti aveva levato, dimentichi la tv accesa e ti imbatti in Annalisa Bruchi, che in 2Next Economia e Futuro, parla di economia con l’ausilio di esperti e di Dario Vergassola, chiamato sempre a “stemperare”, che in italiano corretto vuol dire “cazzeggiare”, quando c’è il rischio di troppa seriosità. Era così con Serena Dandini e il suo compianto Parla con me, era così con Alle falde del Kilimangiaro della compianta Licia Colò ed è così anche per Annalisa Bruchi, che è viva e vegeta e lotta insieme al direttore di rete, Angelo Teodoli, per convincere quel 3% di pubblico che val la pena stare alzati fino all’una per sentir parlare di soldi e posti di lavoro che nessuno ha più.

Così nella prima puntata di questa sera la trasmissione di economia, che Teodoli ha il vanto di aver creato e «trasformato in un factual», manderà in onda un servizio in cui in settemila si sono presentati per due posti da infermiere. Che già si è fatta una certa. Che già prima Floris e Giannini ci hanno martellato sulla crisi. Che già la giornata è stata quello che è. Ci mancavano pure gli infermieri della Bruchi. Non resta che sperare nelle battute sagaci di Vergassola, l’antidepressivo che Viale Mazzini sgocciola nel suo palinsesto come fosse Lexotan. Per carità, l’obiettivo della conduttrice, che da tre anni vive nella sua nicchia protetta di Rai 2, è nobile: «Le notizie economiche rimbalzano da una parte all’altra, ma sono sempre al servizio della politica – dice – Dell’articolo 18, che riguarda meno di 6 milioni di lavoratori italiani sugli oltre 24, se n’è fatta una bandiera ideologica. Noi non eviteremo di parlare dell’articolo 18, ma ci focalizzeremo su temi più vicini all’economia reale e alla stragrande maggioranza degli italiani». Non vediamo l’ora. Tarda, comunque.

E a quanti sbandierano la solita tiritera del «perché non mettere trasmissioni così in prima serata, come dovrebbe fare il servizio pubblico?», Teodoli risponde: «Perché lo speciale su Lampedusa di Rai 3 in prima serata non era servizio pubblico?». Come dargli torto? Il ricordo della stragi di Lampedusa non è andato oltre il 2% di spettatori, perché Teodoli dovrebbe fare il giapponese e sacrificarsi per “santificare” la Bruchi che, tra l’altro, a dir suo, sta benissimo dove sta? «Ci sono regole da rispettare – conclude Teodoli – Un programma di prima serata va in prima serata, un programma di seconda va in seconda». Pure la panna va in frigo, il basilico al sole e i fiori nell’acqua. Ma le uova fresche vanno in frigo o fuori? Pronto? Scusi Teodoli…

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Annalisa Bruchi)