Pubblicato il 06/10/2014, 13:01 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – FREQUENZE TV, IL COLPO DI CODA DI RAI E MEDIASET

Il meccanismo individuato dall’Agcom ha portato al maxi sconto da 50 milioni sui canoni pagati dai due ex monopolisti: la Ue in allerta, il governo interverrà.meta name=”news_keywords” content=”affari e finanza, mediaset, rai, agcom, la repubblica

Rassegna stampa: Affari&Finanza, pagina 2, di S.C.

Frequenze tv, il colpo di coda di Rai e Mediaset

Il meccanismo individuato dall’Agcom ha portato al maxi sconto da 50 milioni sui canoni pagati dai due ex monopolisti: la Ue in allerta, il governo interverrà.

Si attende solo, a giorni, il testo ufficiale della delibera AgCom sul riassetto dei canoni sulle frequenze tv, al quale sarebbero alla fine state apportate alcune modifiche. Poi lo staff del sottosegretario alla Comunicazione Antonello Giacomelli, in totale sintonia con la segreteria di Palazzo Chigi, metterà mano alla materia che, così come è uscita dall’Autorità di via Isonzo, non resterà a lungo. Il nodo della questione non è il passaggio dell’onere concessorio dai broadcaster (i fornitori di contenuto), agli operatori di rete, ma il meccanismo che ha portato al maxi sconto da circa 50 milioni annui più o meno equamente diviso, tra Rai e Mediaset. Un taglio di tasse ad personas da cui guadagnano solo le esangui casse di Viale Mazzini, che così recupera in un sol colpo un quarto dei tagli imposti da governo, e Cologno Monzese, dove i conti sono messi a rischio dallo stallo del mercato pubblicitario e – ma non ora, a partire dal 2016 – dal costo delle acquisizioni di diritti sportivi per la sua pay-tv. La decisione Agcom, presa mettendo in minoranza il presidente Marcello Cardani, infatti, ha tentato di mascherare la sforbiciata inserendo il tema dell’invarianza complessiva del gettito. La cosa significa che, se così dovessero rimanere le cose, la stragrande maggioranza del minor gettito di Rai e Mediaset dovrebbe venire compensato soprattutto da Persidera, la jv tra Telecom Italia Media e Gruppo Espresso che vedrebbero moltiplicato circa per 10 volte l’esborso oggi a carico delle due reti La7, Mtv e Djtv. Il meccanismo ha già allertato Bruxelles perché andrebbe avantaggio dei due incumbent del mercato tv italiano. Sarebbe un colpo di coda dell’ormai ex duopolio ai danni del resto del mercato. E questo riaprirebbe la partita della procedura di infrazione a carico dell’Italia che risale quasi dieci anni fa, al momento dell’assegnazione delle nuove frequenze digitali terrestri. Ma il governo promette di intervenire in tempi brevissimi.